Roncello, il sindaco attacca i sindacati sulla vicenda K-Flex:
Un comunicato durissimo, diffuso dal sindaco di Roncello Luca Signorile in risposta a quella che definisce una "vergognosa campagna di disinformazione dei sindacati sulla vicenda K-Flex".
Un comunicato durissimo, diffuso dal sindaco di Roncello Luca Signorile in risposta a quella che definisce una "vergognosa campagna di disinformazione dei sindacati sulla vicenda K-Flex".
Ricordiamo che l'azienda, con sede in paese, ha annunciato l'intenzione di chiudere il reparto produttivo e di licenziare 187 addetti. Decisione che ha prodotto da parte degli operai il blocco dei cancelli che prosegue da un mese e mezzo.
Di seguito il comunicato del sindaco.
In riferimento alla vicenda che sta interessando in questi mesi l’azienda K-Flex, vorremmo evidenziare come l’Amministrazione Comunale di Roncello abbia assunto in questa vicenda, sin dall'inizio, un ruolo più che attivo: → ricevendo in Comune tutte le parti interessate; → incontrando più volte i lavoratori al presidio senza mai far mancare la propria presenza nelle (rare) occasioni di tensione; → intervenendo a entrambe le assemblee pubbliche organizzate dai sindacati; → partecipando a tutti i tavoli convocati dalla Regione Lombardia, dalla Provincia e dalla Prefettura; → accettando sempre di sottoporsi alle domande delle testate giornalistiche e televisive; → sottoscrivendo entrambi gli appelli promossi dai Sindaci del Vimercatese: verso i proprietari per richiamarli al senso di responsabilità sociale e verso Prefetto e Questura per invitarli a limitare il più possibile le azioni di forza contro i lavoratori in sciopero. Persino in questo momento, mentre scriviamo, sia la parte politica che quella tecnica stanno cercando di trovare soluzioni efficaci, non solo per ridurre il più possibile il numero di licenziamenti già stabiliti ma, soprattutto, per evitare che altri lavoratori della K-Flex subiscano la stessa sorte. Pertanto, l’affermazione pubblicata dal sindacato: “l’Amministrazione Comunale di Roncello si è schierata con l’Azienda” è falsa e pone serie perplessità sulla strategia di gestione da esso messa in campo. E’ invece verosimile che la modalità con cui noi abbiamo deciso di approcciarci a questa drammatica vicenda, cercando di approfittare di qualsiasi circostanza utile a smorzare i toni e riportare le parti a un dialogo costruttivo, non sia congeniale ad altre realtà che, invece, invocando tavoli di confronto sempre alla presenza di personalità di spicco e cercando ogni occasione per ottenere massima visibilità mediatica, sfruttano ogni pretesto per acuire, inasprire ed esasperare gli animi già provati dei lavoratori, accrescendone il senso di mortificazione e di rabbia. L’ultimo episodio, martedì 28 febbraio. Sindaco e Vicesindaco, chiamati al presidio dai cittadini e dai lavoratori sono stati, invece, davanti alle forze dell’ordine e ai giornalisti, invitati dalle categorie sindacali ad andarsene giudicando la loro presenza inopportuna e non volendo in alcun modo che si interfacciassero con i manifestanti. Comprendiamo che la nostra modalità possa infastidire, ma questa vergognosa campagna di disinformazione non fa onore a quella categoria che, interessata alla sola tutela dei diritti dei lavoratori, dovrebbe ben accogliere chiunque cerchi di perseguire le stesse finalità, anche attraverso percorsi alternativi. La strumentalizzazione con la quale il sindacato ha distorto le dichiarazioni dell’Amministrazione comunale in merito alle attività permesse nella vecchia sede K-Flex è altrettanto vergognosa. L’Amministrazione comunale ha, infatti, sempre dichiarato che secondo il PGT vigente, nel vecchio plesso sarebbero possibili, una volta ottenute le relative autorizzazioni (che ad oggi non ci sono), le sole attività commerciali, terziarie, ricettive e residenziali, escludendo rigorosamente quella produttiva. Ciò risulta ben diverso dalla frase: “Il sindaco ha dichiarato che in quel sito non si può fare nulla!”, come opportunisticamente riportato dai sindacalisti a gran voce ai lavoratori e ai giornali. Per il trasporto di materiale fuori o dentro la sede, infatti, la normativa (non il Sindaco!) non prevede alcuna autorizzazione da richiedere e ottenere. Questo il Sindaco ha dovuto riferire al Questore che, unico soggetto legittimato a dare disposizioni alle forze dell’ordine (non il Sindaco!), ha stabilito in autonomia la strategia più opportuna da attuare. Chiarito ciò, nonostante il sindacato cerchi in ogni modo di contrapporci ai lavoratori in sciopero, l’Amministrazione comunale di Roncello continuerà a lavorare senza interruzioni a tutela e in difesa degli interessi dei lavoratori della K-Flex, secondo quanto ritenuto essere più vantaggioso per loro. Luca Signorile