Insegnare la sostenibilità può essere un’avventura. È la scommessa che da oltre dieci anni porta avanti Gelsia Ambiente, che ha trasformato le scuole brianzole in luoghi dove imparare la sostenibilità significa sperimentare, giocare e assumersi responsabilità.
Un risultato che racconta la crescita di un progetto iniziato nel 2015 con 18 classi e 380 alunni e che, negli anni, ha ampliato il suo raggio d’azione fino a coinvolgere nel 2024 più di 6.000 studenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado nei percorsi educativi promossi dalla società del Gruppo AEB-A2A.
Presentato il nuovo programma di Gelsia per educare i ragazzi alla sostenibilità
Il nuovo programma 2025/2026, appena presentato agli istituti del territorio, rinnova questa visione proponendo attività che intrecciano scienza, tecnologia e cittadinanza, in coerenza con gli Obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU.
“In dieci anni abbiamo visto generazioni di studenti diventare cittadini consapevoli – spiega il presidente di Gelsia Ambiente, Luigi Pelletti –. L’offerta didattica di quest’anno si arricchisce di nuovi laboratori dedicati alla sostenibilità, dai richiami alle Olimpiadi Milano-Cortina 2026 ai percorsi sul compostaggio e sull’economia circolare, per educare i ragazzi alla cura dell’ambiente e trasmettere loro la consapevolezza che il futuro, prima ancora che nelle grandi scelte, comincia dai banchi di scuola”.
Novità
Nel programma di quest’anno, tra le novità c’è Plastic Olympics – Atleti dell’ambiente, laboratorio-gioco dedicato alla sostenibilità in vista delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026. Ritornano anche i Ri-laboratori, con esperimenti sui polimeri biodegradabili. Nelle scuole secondarie, le classi prime potranno scegliere tra Differenziamo in Debate, laboratorio basato sul dibattito per sviluppare il pensiero critico, e Acqua Smart, percorso scientifico sull’uso consapevole delle risorse idriche, mentre le seconde affronteranno Economia Circolare in Azione, dedicato al riuso creativo dei materiali, o Sostenibilità e Alimentazione: Nutriamo il Futuro!, che approfondisce l’impatto ambientale della produzione alimentare.