A Cesano Maderno assegnate le civiche benemerenze
Il sindaco Gianpiero Bocca: "Ringraziamo chi ha lasciato un segno indelebile nella nostra comunità".
Con il loro contributo hanno reso grande Cesano Maderno e sono diventati esempio e punto di riferimento per tutti i cesanesi: a Giancarlo Mariani, agli Alpini e alla Protezione Civile le benemerenze Città di Cesano Maderno 2023. Menzione speciale alla memoria di Simona Frazzini.
A Cesano Maderno assegnate le civiche benemerenze
La consegna dei riconoscimenti, alla presenza delle autorità civili e militari, è avvenuta ieri sera, venerdì 15 dicembre, in auditorium Disarò, da parte del sindaco Gianpiero Bocca e del presidente del Consiglio Enzo Bacino.
"Oggi celebriamo chi ha impiegato energie, ingegno e abilità a costruire qualcosa di significativo non solo per se stesso ma per tutta la città, scrivendo una pagina importante della storia cittadina e lasciando un segno indelebile nella nostra comunità - ha detto il sindaco Gianpiero Bocca in un passaggio del suo intervento - C’è chi lo ha fatto nell’ambito imprenditoriale, vincendo sfide audaci, chi in quello culturale, sociale e del volontariato, promuovendo la solidarietà e sostenendo la popolazione nei momenti di maggiore difficoltà".
Le tre civiche benemerenze 2023
Benemerenza civica, dunque, a Giancarlo Mariani che nella torrefazione di via Dante, "punto di ritrovo storico, vera e propria istituzione della città", è circondato da una brillante squadra di donne composta dalla moglie, dalla figlia Sara e dalle preziose collaboratrici. Una storia iniziata negli anni Ottanta quando, di rientro da un’esperienza lavorativa milanese, ebbe l’idea di avviare la produzione di pregiate miscele di caffè pronte per essere degustate al banco o nelle case dei cesanesi. Il primo pensiero dell’imprenditore, oltre che all’amatissima moglie Rosi, è andato ai genitori e alle difficoltà che incontrarono per ottenere la licenza. Emozionatissimo, ha lasciato questo messaggio ai giovani: "Se avete idee e progetti, non arrendetevi e pensate all’Emilio e all’Ernestina, i miei genitori. Vedrete che i risultati arriveranno".
Nell’anno del 60esimo dalla fondazione, civica benemerenza anche agli Alpini di piazza Esedra: a ritirarla il capogruppo Giancarlo Novati e Giovanni Vimercati, che c’era, nel 1963, quando iniziò la storia del gruppo. Una storia di "esempio di altruismo, coraggio e senso civico" recita la motivazione della civica benemerenza che ricorda le innumerevoli iniziative delle Penne nere, tra cui interventi e raccolte fondi per terremotati e alluvionati, il volontariato durante il Covid-19, gli eventi a favore di associazioni che si occupano di persone diversamente abili. "Agli Alpini della mia generazione faccio questo augurio: gettare i semi che ci ha preceduto ha gettato tra di noi, perché ci sia sempre chi si mette a disposizione degli altri fattivamente, senza proclami" le parole del capogruppo Novati.
Civica benemerenza, infine, alla Protezione Civile che dal 1995 "si è sempre impegnata, collaborando con tutte le istituzioni, per portare soccorso con uomini e mezzi alle comunità vittime di eventi drammatici e calamità naturali in tutta Italia, legando il nome di Cesano Maderno a valori come la professionalità, la profonda umanità, l’altruismo e la competenza". L'associazione si è distinta per interventi importanti e riconosciuti durante l’ultima disastrosa alluvione in Emilia Romagna, ma anche nel sostegno ai profughi ucraini nel 2022, nelle iniziative messe in atto nella nostra città durante la pandemia del Covid-19 e nel soccorso alla nostra città in occasione degli eventi climatici estremi dell’estate scorsa e, ancor prima, nel 2014. A ritirare l’onorificenza il presidente dell’associazione Vincenzo Giordano: "Questa benemerenza è il riconoscimento al nostro impegno quotidiano, al nostro servizio silenzioso che a volte diventa un po’ più visibile".
La menzione speciale
Simona Frazzini si è sempre prodigata per donare qualcosa agli altri, mettendo in pratica i valori in cui fermamente credeva. Membro del Comitato genitori della scuola Minotti, era impegnata anche in parrocchia a Cassina Savina, dove abitava. La sua soddisfazione era racchiusa nella bellissima frase di Gianni Rodari: "Non c’è niente al mondo di più bello della risata di un bambino". Scomparsa la scorsa estate a 55 anni, ha lasciato "un esempio luminoso che ci aiuta a comprendere l’importanza e la bellezza del donarsi agli altri, dell’offrire a piene mani il proprio tempo, l’attenzione e la comprensione attraverso l’ascolto dei bisogni che pone al centro la persona" recita la motivazione delle menzione speciale, che ricorda anche il suo estremo gesto di umanità e altruismo, di fede e speranza: la donazione degli organi. Al Disarò, con amici e parenti, c’erano il marito Angelo Marelli e le figlie Aurora ed Eliana: "Simona sarebbe stata molto orgogliosa di questo riconoscimento - ha detto emozionato il marito - Lo vorrei condividere con tutti i papà e le mamme che silenziosamente, con impegno e sacrificio, si danno da fare tutti i giorni per la nostra comunità e per rendere l’esperienza a scuola dei nostri figli più significativa e più bella".