In Villa Tittoni

A Desio presentato il CalendEsercito 2024: "La patria faro ispiratore"

"Si celebrano gli eroi che hanno prestato giuramento di fedeltà all'Italia e lo hanno onorato, conquistando la libertà e meritando il più alto riconoscimento, la medaglia d'oro al valor militare".

A Desio presentato il CalendEsercito 2024: "La patria faro ispiratore"
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A Desio presentato in Villa Tittoni il CalendEsercito 2024: "La patria faro ispiratore".  L'edizione di quest'anno celebra i protagonisti, le loro storie, i militari, soldati e ufficiali  insigniti della Medaglia d’oro al valor militare per atti eroici compiuti prima e dopo l’armistizio. "Per l’Italia Sempre – Prima e dopo l’8 settembre 1943" è  il titolo del CalendEsercito 2024. Presenti nella sala Stendhal di Villa Tittoni il Generale di Brigata Alfonso Miro, comandante del Comando Militare Esercito Lombardia, il Prefetto di Monza e Brianza Patrizia Palmisani e il sindaco di Desio Simone Gargiuloa fare gli onori di casa. Ad assistere anche gli studenti del Paola di Rosa e dell'Itis Fermi con la professoressa Giusy  Taglia, che è intervenuta al tavolo dei relatori, oltre a numerose autorità civili e militari. ad amministratori locali, a rappresentanti delle Forze Armate e dei Carabinieri.

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A Desio presentato il CalendEsercito

L’iniziativa è stata organizzata dal Comando Militare Esercito Lombardia in collaborazione con la Prefettura di Monza e Brianza e il Comune di Desio. In apertura, dopo l'inno italiano cantato dal Gruppo Alpini di Senago, l'intervento del sindaco, Simone Gargiulo, che ha evidenziato l'importanza dell'evento e il suo significato, quindi ha preso la parola l'onorevole Paola Frassinetti, di Fratelli d'Italia, presente con la deputata Grazia Di Maggio. "Chi è in questo calendario ha dato la vita per l'Italia - ha affermato Frassinetti - Bisogna aver rispetto per chi ha giurato di fare tutto per la propria patria. In ogni giovane questo deve illuminare e accendere l'amore per la nostra Italia", e si è congratulata per "la connessione formativa con le scuole", perché, ha detto, "è molto importante". 

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Il Generale Miro: "Si celebrano i protagonisti che hanno ricevuto la medaglia al valor militare"

A spiegare il senso del CalendEsercito è stato il Generale Miro:

"E' la 27esima edizione. Racconta qualcosa di noi - ha detto - Quest’anno racconta qualcosa di storico, è un continuum del calendario dello scorso anno, che evoca uno dei periodi storici più drammatici del nostro Paese, la partecipazione alla Seconda Guerra Mondiale, da cui l’Italia tutta è stata capace di riprendere il cammino e portarci al benessere attuale. Il calendario dell’anno scorso parlava di fatti. Quest’anno si celebrano i protagonisti, si ricorda come abbiano assolto il loro compito, hanno servito la patria sia prima che dopo l'8 settembre, rimanendo fedeli al giuramento prestato. Sono coloro che hanno meritato la più alta riconoscenza, cioè la medaglia al valore militare. La patria prima di tutto - ha proseguito il Generale - Tutti noi dobbiamo partecipare al destino del nostro Paese. In quel periodo la situazione era molto drammatica e chi ha scelto il giuramento l’ha fatto tra mille difficoltà. Sul campo i militari hanno saputo dare esempio e hanno ricevuto il plauso delle autorità militari. Questo dimostra che gli italiani nel bisogno sono capaci di tirar fuori il meglio. Bisogna ricordare chi ha dato la vita,  avere memoria di determinati valori, portarli avanti e sapere che questi esistono in tutti quanti noi".

Il Prefetto:  "Grazie all'Esercito che difende i valori di libertà"

Il Prefetto, Patrizia Palmisani è intervenuta sottolineando: "Questo è un momento di grande pathos, soprattutto per i ragazzi che assistono. Trasmettere negli studenti la voglia di approfondire al di là dell'evento che si legge sul libro di storia. Ci sono storie di giovani che hanno sacrificato la loro vita per conquistare la libertà che abbiamo oggi, fatta di valori che non sono scontati, ma che vanno costantemente tutelati. E l'Esercito è chiamato a tutelare le libertà costituzionali". Il Prefetto ha poi parlato del progetto attuato in vari Comuni della Brianza, Strade sicure, in collaborazione con l'Esercito: "Un progetto che mostra come l'Esercito sia una costola importante per la sicurezza e nella tutela di obiettivi sensibili. E’ una collaborazione preziosa che consente non solo di partecipare alla sicurezza del territorio, ma anche alle persone di conoscere direttamente l’Esercito". Ha concluso il suo intervento rivolgendo un pensiero di gratitudine "a tutti coloro che indossano una divisa e si trovano a  difendere in un teatro nazionale e internazionale i nostri valori di libertà". Tra gli studenti che sono intervenuti: Nicholas Salmaso e Bouhdid Sarra  della classe quinta dell'Istituto Paola di Rosa e Alexei Caimi  della classe  quarta dell'Istituto Fermi di Desio.  Al termine i ringraziamenti e la consegna del calendario.

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La polemica di Anpi e la presa di distanza: "Solo strumentale, nel calendario veri eroi che combatterono per la libertà dell'Italia e che vanno onorati"

A margine la presa di distanza dalla polemica scoppiata alla vigilia della presentazione a Desio del CalendEsercito. Giovedì l'Anpi nazionale  aveva contestato il titolo del calendario  "prima e dopo l'8 settembre", rimarcando che "così si riabilita il fascismo" e chiedendo di ritirarlo. Sul caso c'è stata anche un'interrogazione parlamentare al ministro della Difesa, Guido Crosetto di Marco Grimaldi di Avs (Alleanza Verdi e Sinistra). Crosetto ha subito replicato: "Alcuni rappresentanti dell’opposizione non si preoccupano di infangare l’Esercito, le Forze Armate, la Difesa, ma soprattutto soldati e ufficiali che sono stati eroi indiscutibili e di cui bisogna solo continuare ad onorare la memoria, come ha voluto fare l’Esercito. Siamo alla follia. Parliamo di veri eroi che, quasi tutti al prezzo della vita, combatterono per la libertà dell’Italia, fedeli al loro giuramento e alle Istituzioni che servivano". Frassinetti ha parlato di "polemica strumentale, critiche estemporanee di Anpi". Il Generale Miro ha invece rimarcato: "Solo una questione politica. Questi eroi hanno prestato giuramento di fedeltà alla patria, meritando la medaglia al valore militare, il più alto riconoscimento, e lo hanno fatto in modo trasversale. Bisogna rendere onore a questi ragazzi che hanno avuto come faro la patria".

 

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