A Desio raccolta fondi per l'ospedale di Mavalane
Un progetto che va avanti e che si propone di abbassare gli indici di mortalità infantile in un presidio sanitario del Monzambico che ha un bacino di utenza di un milione di persone.
Una serata di beneficenza a Desio per raccogliere fondi per l’ospedale di Mavalane, in Mozambico, nella baraccopoli di Maputo. Ottima risposta, ma c'è ancora tempo per chi volesse aderire al progetto di solidarietà.
A Desio raccolta fondi e progetto di solidarietà
E’ stata organizzata al Dr. Creatur, grazie alla disponibilità di Martino Marrella. A promuoverla Alice Pini, infermiera di una organizzazione non governativa, la Ong Auci (Associazione Universitaria per la Cooperazione Internazionale). Comasca, 30 anni, ha lavorato all'ospedale di Desio nel 2017 per un breve periodo nei reparti di Ortopedia e Medicina Interna. In precedenza aveva avuto esperienze di volontariato svelte sempre in qualità d'infermiera con la Onlus Amici per il Centrafrica e Croce Rossa Italians.
"Siamo impegnati in un progetto che durerà tre anni - ha spiegato - E’ iniziato nel 2023 e andrà avanti fino al 2025. Lo scopo è quello di abbassare gli indici di mortalità infantile dal 74 per mille al 55 per mille, con degli interventi all’interno dell’ospedale di Mavalane, nella baraccopoli di Maputo, con un bacino di utenza di un milione di persone".
Il grazie a chi ha aderito
L’evento organizzato in città è solo una delle iniziative che sono state organizzate perché la raccolta fondi andrà avanti fino fino a fine marzo. "Ringrazio Martino Marrella, che si è sempre dimostrato sensibile a eventi di natura umanitaria. Ringrazio anche Lino Cavalletti, che mi ha sostenuto nell’organizzazione della serata di beneficenza - ha aggiunto - Dopo il ritorno dalla mia prima missione, a fine dicembre 2023, gli avevo detto: 'Se avessimo lavatrice e lenzuola pulite da cambiare più spesso come si addice a un ospedale sarebbe bello', lui si è commosso e si è mobilitato immediatamente. Abbiamo così pensato di raccogliere i fondi per l’acquisto di una lavasciuga che può essere davvero utile per l’ospedale". Sono stati così invitati conoscenti e amici, che hanno aderito al progetto. "E’ molto positiva tutta questa rete di solidarietà che si è attivata e sono veramente ammirata del buon cuore che le persone ancora hanno, nonostante al giorno d’oggi l’egoismo e l’individualismo vadano per la maggiore. Grazie a tutti".