A Giussano una casa per le donne vittime di violenza

Al via i lavori nella  palazzina di proprietà del comune in viale Rimembranze

A Giussano una casa per le donne vittime  di violenza
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A Giussano una casa per le donne vittime di violenza. Al via i lavori.

 palazzina viale rimembranze

In viale Rimembranze

A Giussano una casa per le donne vittime di violenza. Al via i lavori.  La palazzina di viale Rimembranze diventerà una casa che accoglie donne vittime di violenza.
Nella settimana della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, a Giussano, l’Amministrazione ha dato il via ai lavori per la ristrutturazione dell’immobile in stile liberty che potrà ospitare fino a 8 donne. Ad aggiudicarsi i lavori è stata la ditta Molteni di Giussano. Proprio nei giorni scorsi si è infatti aperto il cantiere e tempo tre-quattro mesi la casa, che si chiamerà «Il Rifugio le Ginestre», sarà pronta e a disposizione di donne vittime di violenza.

La soddisfazione del vicesindaco

Il vicesindaco e assessore ai servizi sociali Emilio Nespoli, qualche mese fa ha presentato un importante progetto alla Rete Artemide, presso l’aula consigliare del comune di Monza.
«Abbiamo voluto passare dalle parole ai fatti - precisa Nespoli - Questo progetto è un gesto concreto contro la violenza sulle donne. Riteniamo infatti che la presenza sul territorio di una rete ben strutturata, anche tramite la presenza di case rifugio, sia uno strumento fondamentale per aiutare le donne nel denunciare; le donne devono infatti sapere che ci sarà qualcuno che concretamente le proteggerà, che avranno un posto dove andare e che non saranno sole».

Il progetto

La palazzina risalente ai primi del 900, in pieno centro, è di proprietà del Comune ed ha una metratura di 250 mq: grazie a questo progetto potrà essere trasformata in una casa alloggio per donne sole o con figli già in carico a centri anti violenza.
Ci sarà una zona giorno con spazi comuni e una zona notte con camere indipendenti, oltre a dei locali per gli operatori della casa, e ad un accogliente giardino e sarà gestita da una cooperativa sociale. «Contestualmente all’avvio dei lavori abbiamo avviato un bando per la gestione che sarà aperto ad associazioni ed enti no profit del settore», sottolinea Nespoli.
Il costo complessivo della riqualificazione è di quasi 230mila euro, 200.000 finanziati dal bando regionale, la restante parte spetterà al comune.

Commenti
fabrizio

...già che si siamo, anche una casa per i mariti separati che dormono in auto o in tenda...

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