“Le Province, aperte al futuro!”

A Lecce due giorni dedicati alle Province italiane. Santambrogio: “Serve una riforma”

Confronto tra Presidenti di Provincia, Sindaci e rappresentanti delle istituzioni su temi strategici come PNRR, transizione digitale, politiche territoriali e riforma degli enti locali.

A Lecce due giorni dedicati alle Province italiane. Santambrogio: “Serve una riforma”

Martedì 25 novembre si è aperta a Lecce la 38ª Assemblea Nazionale delle Province italiane, dal titolo “Le Province, aperte al futuro!”: due giornate di confronto tra Presidenti di Provincia, Sindaci e rappresentanti delle istituzioni su temi strategici come PNRR, transizione digitale, politiche territoriali e riforma degli enti locali.

A Lecce due giorni dedicati alle Province italiane

Un evento di grande rilievo, inaugurato dalla cerimonia alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha ricordato come “le Province sono parte integrante della vita democratica” e ha sottolineato l’urgenza di garantire strumenti e risorse adeguate per assicurare servizi e diritti ai cittadini.

La Provincia di Monza e Brianza è stata presente per portare la voce dei nostri territori e ribadire quanto sia fondamentale una riforma delle Province, per renderle pienamente operative e vicine alle comunità.

Santambrogio: “Serve una riforma”

Mercoledì 26 novembre il Presidente Luca Santambrogio è intervenuto nel talk dedicato alle sfide per innovare la PA locale e al progetto Province&Comuni, portando l’esperienza di Monza e Brianza come “Provincia Casa dei Comuni” e riaffermando con forza la necessità di una riforma delle Province:

“Serve un modello chiaro e stabile, una riforma che dia alle Province risorse e competenze adeguate per essere davvero al servizio dei loro territori. Il modello lombardo di una Provincia a servizio dei Comuni funziona, a dimostrarlo sono i dati delle nostre Stazioni Uniche Appaltanti, Centrali Uniche dei Concorsi, Servizi per il Lavoro, solo per citarne alcuni. Ci auguriamo che questa riforma tanto attesa possa aprire la strada a un’apertura delle altre regioni a questo modello, per favorire la capillarità e adeguatezza di alcuni dei servizi pubblici più essenziali. Perché ciò sia possibile, tuttavia, è necessario risolvere prima il problema della mancanza di personale negli enti locali, un tema strettamente legato all’aspetto finanziario. Un aumento degli stipendi all’interno delle PA locali è fondamentale per garantire una continuità di intervento e al contempo valorizzare il proprio capitale umano”.

A chiudere i lavori il Ministro per la Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, che ha sottolineato come la PA stia vivendo una fase di profonda trasformazione, gli enti territoriali in primis, e come essa debba essere “umanocentrica” nella valorizzazione delle proprie risorse, favorendo un rapporto semplice con gli utenti e dimostrandosi capace di cogliere le opportunità che la digitalizzazione fornisce.