La riqualificazione dell'immobile di via Piave

A Lentate sta per nascere “La casa di Stefano”, un luogo aperto a tutta la comunità

Presso la Fondazione della Comunità di Monza e Brianza è stato aperto il fondo “La casa di Stefano”: tutti possono contribuire con una donazione al sostegno delle iniziative di Progetto OASI

A Lentate sta per nascere “La casa di Stefano”, un luogo aperto a tutta la comunità
Pubblicato:
Aggiornato:

Stanno per prendere il via a Lentate sul Seveso i lavori per la riqualificazione dell’edificio che ospiterà la sede di associazione Progetto OASI e le sue attività per lo sviluppo dell’autonomia e dell’indipendenza di persone con disabilità: la struttura si chiamera "La casa di Stefano".

La casa di Stefano”, un luogo aperto a tutta la comunità

Sorgerà in via Piave 11 e sarà un centro polifunzionale aperto alla comunità, luogo inclusivo, hub di progetti, palestra di allenamento per le abilità comunicative e per le autonomie domestiche. La presentazione dei lavori è avvenuta questa mattina nel corso di una conferenza stampa che si è svolta  all’oratorio Santo Stefano di Lentate.

Associazione Progetto OASI_Presentazione_La casa di Stefano
Foto 1 di 2
Associazione Progetto OASI_Presentazione_La casa di Stefano_2
Foto 2 di 2

Cosa succederà

L’immobile, nato per ospitare la Scuola di disegno, arti e mestieri di Camnago all’inizio del XX secolo, è stato devoluto a Progetto OASI. E ora sarà sottoposto a interventi di ristrutturazione indispensabili a ottimizzare gli spazi e a garantire la piena accessibilità e l’abbattimento di tutte le barriere architettoniche. Altri interventi di efficientamento energetico renderanno lo stabile gas free e il più possibile autonomo, così da abbattere i costi futuri di gestione.

 

L’edificio ospiterà al primo piano una sala multimediale dotata di palco modulare, impianto audio e luci, regia e posti a sedere: ne nascerà un openspace che non solo accoglierà tutte le attività di teatro dell’associazione, ma sarà anche a disposizione della comunità per lezioni, conferenze, attività culturali e comunicative di ogni genere. Il piano terra sarà dedicato al laboratorio di autonomie domestiche e verrà dotato di un ampio salone per le per accogliere ospiti durante gli eventi culinari o per le lezioni di cucina, oltre che di una grande cucina professionale HACCP approved. Si studieranno gli arredi de La casa di Stefano in modo da renderli particolarmente versatili e dinamici, così da permettere l’evoluzione delle attività
in base alle richieste e alle necessità degli utilizzatori.

A completamento dell’opera ci sarà il grande giardino della casa: dotato di forno a legna per la pizza e di tavoli, diventerà luogo di ritrovo nelle serate estive e permetterà a tutti di vivere momenti di aggregazione e di relax.

Come contribuire

È stato istituito il 7 febbraio 2024 presso la Fondazione della Comunità MB il fondo “La casa di Stefano”: è destinato a sostenere le attività e i progetti sociali promossi da Progetto OASI nel territorio di Monza e Brianza per favorire l’inclusione delle persone con disabilità. Le prime risorse raccolte saranno indirizzate, in via prioritaria, a sostenere iniziative connesse alla ristrutturazione de La casa di Stefano, futura sede dell’associazione e luogo di comunità aperto a tutti. È possibile sostenere il fondo con una donazione online a questo link oppure con un bonifico intestato a Fondazione della Comunità di Monza e Brianza, Iban: IT03 Q050 3420 4080 0000 0029 299 e causale “Fondo La casa di Stefano”.

"Vogliamo creare uno spazio per tutti"

“Il dono ricevuto ci offre la grande possibilità di crescere nella comunità e con la comunità - dichiara Elisa Allievi, presidente dell’associazione Progetto OASI. Progetto OASI non cambierà il proprio modo di operare, basato sul desiderio della gente di vivere esperienze uniche mettendosi al servizio degli altri, ma con La casa di Stefano apriremo le porte davvero alla comunità. Vogliamo creare uno spazio per tutti: uno spazio dove chi ha un’idea la può realizzare ma, soprattutto, vogliamo percorrere con i nostri ragazzi la strada che ci porterà alla realizzazione di un altro sogno: una casa nostra. L’entusiasmo con il quale loro stessi vivono questa esperienza è la forza motrice di tutto e siamo più che convinti che questo entusiasmo sia contagioso: noi ora con questa energia vogliamo contagiare il mondo. Il nostro impegno è quello lavorare al meglio oggi così che, chi verrà dopo di noi, possa portare avanti i valori dell’associazione senza intoppi. È difficile immaginare cosa sarà, quali sogni, quali progetti andremo a realizzare: proprio per questo vogliamo preparare la casa in modo tale che possa diventare ‘ogni cosa’, perché solo così La casa di Stefano potrà davvero essere la casa di tutti per moltissimo tempo ancora. Siamo grati a chi ha deciso di donare a noi l’immobile e a chi ha deciso di far parte di questa cordata, perché è insieme che tutto si può fare. Ci auguriamo che la comunità faccia proprio questo progetto e decida di diventare parte attiva di questo sogno”.

“Conosciamo e collaboriamo con Progetto OASI da anni - ha aggiunto Marta Petenzi, segretario generale della Fondazione della Comunità di Monza e Brianza. l’istituzione di un fondo presso la Fondazione della Comunità di Monza e Brianza a sostegno delle attività dell’associazione e, ora in particolare, a sostegno della ristrutturazione della futura Casa di Stefano rappresenta la naturale evoluzione di un rapporto di fiducia che si è consolidato negli anni. Un fondo consente di gestire con semplicità la propria attività benefica: attraverso un fondo si raccolgono donazioni a favore di un progetto o di una finalità specifica e gli uffici di Fondazione aiutano nella sua amministrazione. Siamo convinti che il fondo La casa di Stefano possa stimolare il coinvolgimento dell’intera comunità. Non solo perché l’impegno di tutti i volontari dell’associazione a favore dello sviluppo dell’autonomia e dell’indipendenza delle persone con disabilità, ambiti di intervento da sempre al centro dell’operato di Fondazione, ha consentito a tante persone di mettersi in gioco, sfidando e superando i propri limiti. Ma anche, e soprattutto, perché l’edificio di via Piave vuole diventare un nuovo luogo di comunità, aperto a tutti - e proprio la riqualificazione e la rivitalizzazione di luoghi, attraverso le attività di tante realtà che collaborano in rete, è uno degli altri obiettivi su cui la Fondazione della Comunità MB sta lavorando in quest’ultimo periodo".

Seguici sui nostri canali
Necrologie