Appuntamento gratuito

A Monza un convegno per parlare dei disturbi del sonno

L'appuntamento è in programma venerdì 22 settembre presso il Centro Congressi dell’ospedale

A Monza un convegno per parlare dei disturbi del sonno
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La Clinica Pneumologica della Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori di Monza si mette a disposizione della popolazione per un incontro gratuito. Si tratta di un convegno sui disturbi respiratori del sonno dall’età evolutiva all’adulto, venerdì 22 settembre presso il Centro Congressi dell’ospedale.

A Monza un convegno per parlare dei disturbi del sonno

L’evento, seguito il giorno successivo da un incontro anche con i Pediatri di Libera scelta e con i Medici di Medicina Generale, vuole sensibilizzare la popolazione generale e la classe medica circa l’importanza dei disturbi respiratori del sonno, i loro riflessi sulla vita quotidiana e sulla salute, in modo da riconoscerli precocemente e trattarli al fine di migliorare la qualità di vita e ridurre le complicanze sulla salute.

Il programma del convegno aperto al pubblico, con il patrocinio dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Monza e Brianza prevede alle 19 l’apertura dei lavori in cui i professionisti della Fondazione IRCCS si alterneranno per affrontare il tema dei disturbi respiratori del sonno nel bambino e nell’adulto, il ruolo dell’otorinolaringoiatra e il ruolo del chirurgo maxillo-facciale. Le conclusioni sono previste per le 20.50.

Il convegno è gratuito, ma è obbligatoria l’iscrizione inviando una mail a info@victoryproject.it.

Uno dei disturbi più comuni

Le apnee notturne rappresentano uno dei disturbi del sonno maggiormente diffusi nella popolazione generale; tuttavia, la patologia resta spesso non diagnosticata o riconosciuta in ritardo. L’apnea ostruttiva nel sonno (OSA) consiste in una transitoria ma ripetuta interruzione del respiro durante il sonno. Tale fenomeno determina un’alterazione qualitativa
del riposo notturno che può portare alla comparsa di sintomi durante la veglia e può rappresentare, inoltre, un importante fattore di rischio per l’insorgenza di patologie cardiovascolari.

(foto archivio)

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