A Villasanta gli "Stati generali" delle donne
Mercoledì sera una sessantina di donne si sono radunate a Villa Camperio per iniziare a lavorare verso la creazione di un soggetto e l’identificazione di un luogo per stimolare una nuova cultura cittadina
Negli ultimi anni, il panorama della cultura in Italia ha subito un’evoluzione significativa, soprattutto per quanto riguarda la partecipazione femminile. La crescente presenza della donna agli eventi di varia natura, da quelli politici a quelli culturali non è solo una tendenza, ma un fenomeno che oggi appare consolidato. Questo cambiamento sta ridisegnando il volto della scena culturale non solo nazionale ma anche locale, in questo caso villasantese, offrendo nuove prospettive per la valorizzazione del ruolo delle donne.
Sessanta donne in Villa Camperio
Lo sanno bene le oltre 60 donne che mercoledì sera hanno sfidato i primi rigori invernali per darsi appuntamento per una semplice chiacchierata in Villa Camperio, a Villasanta. Un successo oltre ogni aspettativa che ha avuto per protagoniste le donne di Villasanta. E tante di esse, per qualche ora, si sono spogliate del loro credo politico (erano presenti esponenti di tutti gli schieramenti, da Destra a Sinistra, di maggioranza e minoranza, tra le quali gli assessori Lara Galimberti e Valeria Bassani, i consiglieri comunali Chiara Meregalli, Angela Calloni e Gaia Carretta e l’ex vicesindaco Gabriella Garatti e l'ex assessore Laura Varisco giusto per fare qualche nome) per iniziare a lavorare verso la creazione di un soggetto e l’identificazione di un luogo per stimolare una nuova cultura cittadina.
Ma oltre alla politica c’erano soprattutto semplici cittadine, di età compresa tra i 20 e i 70 anni, appartenenti a molte associazioni che hanno compreso l’importanza della presenza femminile nel contesto culturale e che sono intervenute in Villa Camperio solamente grazie ad un passaparola.
Un evento apolitico
Un evento organizzato da Silvia Manoni, Graziana Migliozzi e Gaia Carretta, esponenti di "Io Scelgo Villasanta" che però aveva un chiaro obiettivo: "Vediamoci per parlare di noi, se si può fare qualcosa, senza vesti politiche".
"Sono state quasi due ore di chiacchiera e di ascolto dei motivi che hanno portato tutte noi ad essere lì - ha sottolineato Carretta - E poi un’altra ora, in cui le persone prima di andarsene si sono fermate a parlare tra loro, a confrontarsi, a conoscersi. E quando succede questo è perché qualcosa dentro ognuna di noi si è smosso. Esperienze personali, vecchio e nuovo femminismo, transfemminismo, ma anche semplice cultura della famiglia, o quotidianità del nostro piccolo mondo villasantese, quando si affronta la vita sentendosi sole e ancora si chiede ai propri mariti di “dare una mano”, invece di considerare la collaborazione un elemento intrinseco alla vita di coppia".
Un momento di riflessione e di crescita
Per quelle donne villasantesi che si sono ritrovate in Villa Camperio gli eventi non sono più solo un’occasione di svago, ma diventeranno momenti di riflessione e di crescita collettiva, dove le donne avranno la possibilità di esprimere punti di vista nuovi e portare contributi che arricchiscano il dibattito culturale.
"Il femminismo degli anni ’70 è stato fondamentale per le conquiste di libertà e di diritti civili di cui ancora oggi godiamo, ma poi è come se ci si fosse fermati - ha continuato Carretta - Perché alcune cose non sono andate avanti, soprattutto in termini culturali? Quelle libertà e quei diritti civili vanno difesi, mentre oggi parlare di donne significa ancora affrontare il tema del diverso per il solo fatto di essere del “sesso debole”. La donna invece è un soggetto completo. Di questo forse le donne stesse devono prende coscienza, facendo anche autocritica. E questo forse sarà il punto di partenza. Durante la serata è quindi emersa la forte esigenza di trovare uno spazio di incontro, di confronto, di scambio, in cui stimolare la cultura e la consapevolezza, dai temi alti come quelli che oggi vedono poteri populisti che prendono il sopravvento (e che vogliono eliminare alcuni diritti fondamentali conquistati nel passato), al linguaggio e alle parole".
Tutti in marcia per per la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne
"In conclusione ci siamo lasciate con un questionario, che commenteremo a metà dicembre, in una nuova serata in cui magari si metteranno le basi per la creazione di un nuovo soggetto - ha concluso Carretta - Ma prima ci ritroveremo per una fiaccolata il 24 o il 25 novembre (a seconda del meteo) per la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne: 90 fiaccole con il nome di ciascuna donna che nel 2024 è stata uccisa che saranno portate da uomini e donne, l’invito è aperto a tutti. Le depositeremo poi in piazza dei Martiri. L’iniziativa si unisce a quella già in programma dell’Amministrazione Comunale, non è in concorrenza. Ci sembrava però un segnale importante quello di proporre un evento che partisse dalle donne stesse".