Il circolo delle Acli

“Il progetto per l’ex Dell’Orto? Nessun interesse pubblico”

Critiche al Piano di riqualificazione dell'area dismessa, presentato dalla proprietà al Comune: "Una mera operazione edilizia, che massimizza la capacità edificatoria"

“Il progetto per l’ex Dell’Orto? Nessun interesse pubblico”

Il progetto per la riqualificazione dell’area ex Dell’Orto a Seregno “non è una rigenerazione urbana, ma una mera operazione edilizia priva di visione pubblica”. E’ la severa posizione delle Acli locali sul Piano integrato d’intervento depositato in Comune per trasformare l’ex fabbrica dei carburatori, oggi un’area dismessa.

Progetto per l’area ex Dell’Orto: le critiche delle Acli

“La città non può essere ridotta a rendita privata: serve un disegno che tenga insieme giustizia sociale, qualità ambientale e partecipazione democratica”.  Lo dichiara senza mezzi termini il circolo Acli Leone XIII, che ieri (mercoledì 3 settembre) ha inviato al sindaco Alberto Rossi, agli assessori e ai consiglieri comunali un dossier sul Piano depositato nei mesi scorsi dalla società Anedo srl, proprietaria dell’area ex Dell’Orto, in centro città, con gli edifici dismessi ormai da decine di anni. Le Acli sono particolarmente critiche sul progetto, che prevede quattro edifici residenziali, tra cui una torre di 14 piani, con 41mila metri cubi di volumetria distribuiti su 13mila metri quadrati.

“Cancellata la memoria industriale”

Il Piano “massimizza la capacità edificatoria, ignora il contesto di San Rocco e le funzioni civiche adiacenti, cancella la memoria industriale dell’area e riduce il verde a mero ornamento – è il severo commento delle Acli – Inoltre non valuta i costi futuri che, inevitabilmente, ricadranno sulla collettività: manutenzioni, servizi e infrastrutture che oggi non sono stimati, né garantiti”. Il servizio integrale sul Giornale di Seregno in edicola la prossima settimana e in versione on line.