Monza

Addio a Minazzi, storico titolare della Giocheria

Commerciante del centro e appassionato di politica, aveva 82 anni

Addio a Minazzi, storico titolare della Giocheria
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Politico e giocattolaio. Due anime che raccontano di Angelo Minazzi, ex segretario cittadino della vecchia Democrazia cristiana e storico titolare della Giocheria in centro Monza, scomparso a 82 anni nella mattina di venerdì.

Addio al titolare della Giocheria

Minazzi fin da giovane aveva sviluppato un forte interesse per il commercio, fino alla gestione dal 1979 del negozio al civico 10 di piazza Roma, a pochi passi dall’Arengario, con il marchio Fiorucci e poi con la catena «La Giocheria». Chi non lo ricorda sulla soglia del negozio che gestiva assieme alla moglie Rosy Villa. Moltissime le persone che si fermavano semplicemente per un saluto, o per ascoltare gli aneddoti di Minazzi sulla politica del passato.
La sua passione per la politica lo aveva portato, infatti, fino ai vertici della Democrazia cristiana, e a partecipare alla vita della città con grande voglia di fare e dedizione ammirevole: «Proprio per il suo amore per la vita politica, fatta di dialogo, confronto e scontro con le parti, non ha mai partecipato alla vita amministrativa – ricorda Alfonso Di Lio, «ultimo» della vecchia Democrazia cristiana, ex consigliere comunale e assessore – Ma al di là delle posizioni politiche, si può dire che Angelo abbia dedicato la sua vita all'impegno civico».

La passione per la politica

«Era una persona fortemente innamorata, della moglie Rosy, di Monza, della politica intesa come servizio – commenta Rosella Panzeri, ex sindaco della città appartenente alla Democrazia cristiana – Era difficile tentare di fargli cambiare idea, ma era sempre pronto a discutere con rispetto per tutti». La sua testardaggine, del resto, viaggiava di pari passo con il suo ardore e il suo impegno civico, per i quali non si esimeva da confronti e scontri con colleghi e compagni. «Anche io mi sono trovato a volte in rapporto critico con Angelo – ricorda Di Lio – ma il dialogo e il supporto reciproco non sono mai venuti meno».
Vigile e attento ai cambiamenti, anche quelli recenti legati alla pandemia, nonostante negli ultimi anni fosse ufficialmente uscito dalla scena politica, «manteneva però sempre un occhio all'attualità – ricorda il dottor Emanuele Duse, della storica farmacia adiacente alla Giocheria – Ha continuato per anni a essere consigliere e “confessore” di politici e commercianti».

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