Una vita interamente dedicata alla sua comunità. E a quel piccolo paese, reso grande in vent’anni di impegno politico. Lutto a Ronco Briantino per l’addio al Cavalier Luigi Cantù, primo cittadino dal 1970 al 1990, scomparso nella mattinata odierna all’età di 85 anni. Una figura storica e indimenticata. Tanto che nell’immaginario collettivo, specialmente dei più anziani, Cantù era ancora oggi “Ul Sindic”. Il sindaco, appunto. Per antonomasia.
Addio all’ex sindaco Cantù
Ronchese di nascita (e secondo di sei fratelli) aveva iniziato a lavorare da giovanissimo alternando diversi mestieri. Gran parte della propria carriera professionale l’aveva tuttavia trascorsa in un’azienda di materassi a Milano, ricevendo nel 1977 anche il prestigioso titolo di Cavaliere del Lavoro direttamente dalle mani del Presidente della Repubblica, Giovanni Leone. Parallelamente era iniziato l’impegno al servizio della comunità come volontario in oratorio e in parrocchia, al bar e al cinema, sempre per conto dell’Azione Cattolica, al quale era iscritto. Al compimento dei 30 anni ecco il “battesimo” politico, con l’elezione a sindaco tra le fila della Democrazia Cristiana. Alle spalle nessuna esperienza amministrativa, ma un esempio di straordinario senso civico. Quello del padre, Omobono Cantù, anche lui primo cittadino di Ronco dal 1955 al 1960.
Rese grande la piccola Ronco
Dieci anni dopo, tocca al figlio Luigi. Che si assume tutta la responsabilità di una serie di scelte destinate a trasformare per sempre il paese e la comunità. Impossibile racchiudere in poche righe vent’anni di mandato da sindaco. Ma, solo per comprendere la cifra dell’uomo e del politico, basta pensare alle scuole, l’acquedotto e la moderna rete fognaria, l’area industriale, il Centro sportivo, gli orti famigliari e molto altro: tutte opere pubbliche realizzate proprio dal sindaco Cantù che hanno permesso alla piccola Ronco di diventare grande. Non solo da un punto di vista urbanistico, ma anche di quello comunitario. Un tessuto cittadino che si riscopre unito e dalla forte identità grazie anche alla nascita o alla valorizzazione di numerose associazioni, sportive e sociali, ancora oggi esistenti che avviano le attività proprio sotto la guida dello storico primo cittadino. E poi ancora, indimenticabile, l’acquisto datato 1986 di quella che al tempo era conosciuta come Villa Brioschi e attuale sede del Palazzo comunale: “Nessuno avrebbe mai pensato di comprarla a quel tempo, Luigi invece sì, dando dimostrazione di una straordinaria lungimiranza”, racconta il fratello Fernando. La nuova sede del Comune venne poi inaugurata alla presenza dell’allora Ministro degli Interni, Oscar Luigi Scalfaro.
Lo sviluppo del tessuto cittadino
Non solo, perché sempre nei «suoi» anni e grazie a lui prendono anche vita due delle realtà sociali e solidali più importanti del paese: la Rosa Blu e la Rosa Verde, cui si dedicherà completamente come volontario una volta raggiunta la pensione nel 1990. Una dedizione che gli varrà anche il riconoscimento pubblico due anni fa, durante la cerimonia per i 40 anni di attività della Cooperativa sociale come segno di ringraziamento per lo straordinario e inestimabile contributo offerto alla causa:
“Papà ha svolto il proprio incarico guidato da quelli che ha sempre ritenuto i suoi valori imprescindibili e che poi ci ha trasmesso: onestà, generosità e coerenza – aggiungono i figli Giuseppe, Enrico e Alessandro, stretti nel dolore insieme a mamma Anna, inseparabile compagna di vita del sindaco Cantù con il quale avrebbe festeggiato i 57 anni di matrimonio tra poche settimane – Ha dedicato tutta la sua vita al bene della comunità. E per tanti ronchesi era ancora “il sindaco”. In questi giorni stiamo ricevendo tantissimi messaggi e pensieri di cordoglio, ma anche di affetto e sincera riconoscenza per papà a testimonianza dell’impronta profonda che ha lasciato nel paese e ancora più in quella comunità che ha sempre amato”.
I funerali
I funerali saranno celebrati domani, sabato 18 ottobre, alle 15 nella chiesa parrocchiale di Ronco Briantino. In queste ore anche l’Amministrazione comunale ha voluto unirsi al cordoglio della famiglia con un messaggio diffuso attraverso i propri canali istituzionali:
“L’intero Consiglio comunale esprime cordoglio per la scomparsa di Luigi Cantù che dal 1970 al 1990 ha ricoperto il ruolo di Sindaco del comune di Ronco Briantino. Vent’anni di instancabile impegno caratterizzato da entusiasmo, autorevolezza e lungimiranza. L’attenzione ai bisogni della sua gente e la capacità di dare impulso all’azione del volontariato fanno di Luigi una figura importante a cui guardare con ammirazione e riconoscenza per l’impulso che ha saputo dare alla nostra comunità. A lui e alla sua famiglia esprimiamo profonda stima e gratitudine”