Addio allo storico imbianchino "ferrarista" e super collezionista
Enrico Sciliberto, molto conosciuto in città, ha donato le cornee
Cordoglio a Giussano per la scomparsa di Enrico Sciliberto, 79 anni, storico imbianchino, super collezionista e grande tifoso della Ferrari. Il giussanese, molto conosciuto in città, ha donato le cornee.
Imbianchino con tante passioni
Si è spento a causa di un tumore, Enrico Sciliberto, 79 anni, storico imbianchino molto conosciuto in città per il suo lavoro, ma anche per le sue grandi passioni. Tifosissimo della Ferrari, sventolava dal suo balcone la bandiera ad ogni vittoria della rossa. La casa, in piazza San Carlo era una sorta di «museo» con svariati oggetti collezionati con cura e grande precisione.
Messinese di origini, classe 1944, era un imbianchino. Inizialmente lavorava presso la ditta Annoni di Carate, poi si era messo in proprio. Un esperto artigiano benvoluto e apprezzato non solo a Giussano.
Un super collezionista
Era andato in pensione nel 2010 ed aveva cominciato a dedicarsi a tempo pieno alla sua attività preferita e di cui era un vero “campione”: era un super collezionista. Di tutto. Di ogni cosa. E faceva molti sacrifici per procurarsi sempre i pezzi che gli mancavano: la sua casa è tuttora piena di mobili e mobiletti e cassetti con monete, francobolli, statuine, miniature, modellini di auto, di moto e di moto da corsa, santini della parrocchia con tutti i santi conosciuti, cartoline, biglietti augurali, tappi metallici di bottiglie, sugheri, insomma ogni cosa. E quando gli mancava un pezzo o qualunque oggetto per completare una collezione, prendeva il treno e andava a Milano, vicino a piazza Cordusio, dove c’è un fornitissimo mercatino settimanale dei collezionisti di ogni articolo, per poter fare scambi o acquistare il pezzo che gli mancava. Si cimentava anche in opere di modellismo, ricreando macchine, moto ma anche barche o navi di tutte le dimensioni.
Ferrarista nel cuore
L’altra sua grande passione era la Formula 1, ma anche le corse di motociclismo e di ciclismo di cui non si perdeva una gara e di cui sapeva tutto: costruttori, concorrenti, classifiche. La Ferrari però era il suo grande amore; i familiari hanno raccontato che arrivò ad andare a Modena, con la famiglia al seguito, per rendere omaggio alla salma di Enzo Ferrari prima del funerale. Un’altra volta, arrivò tardi alla cresima del nipote perché non poteva perdere l’arrivo di un gran Premio di moto GP.
Ha donato le cornee
Nel momento del decesso pochi giorni fa, il 6 novembre, la figlia Cristina, conoscendone l’indole generosa, ha subito aderito alla richiesta dei sanitari di poterne prelevare le cornee perché altre due persone potessero tornare a vedere. Un gesto di grande altruismo molto apprezzato anche dall’Aido-Giussano che ha voluto ringraziare il giussanese e i suoi famigliari per l’esemplare esempio dimostrato pur nel momento di grande grande sconforto.