Addio coach Carzaniga, icona del basket femminile
Lo storico allenatore si è spento all'età di 72 anni: nella sua straordinaria carriera ha preso anche parte alle Olimpiadi di Atlanta del 1996

Una vita interamente dedicata alla pallacanestro, tra gioie, soddisfazioni e trionfi. Lutto nel mondo della palla a spicchi per la scomparsa di Dante Carzaniga, 72 anni, storico allenatore di basket originario di Villasanta che ha saputo scrivere il proprio nome nei libri di storia grazie a una lunghissima e solida carriera sulle panchine di tutta Italia. Nazionale compresa.
Addio coach Carzaniga, icona del basket femminile
Da ragazzo era stato un abile playmaker con addosso i colori dell’allora "Help", prima vera società cestistica della città. Faro e mente della squadra, il passaggio dal campo alla panchina fu quasi naturale per lui. A chiamarlo per primo fu l’indimenticato Tullio Lauro, che verso la fine degli anni ‘70, avviò la sua carriera di allenatore al Villasanta Basket sia con la selezione maschile che quella femminile. Insieme realizzarono qualcosa di incredibile, un vero e proprio miracolo sportivo, portando le ragazze dalla Promozione alla A2, sfiorando persino la massima serie.
Una carriera straordinaria
Fu quello il trampolino di lancio per Carzaniga, il cui nome inizia a finire sui taccuini dei più importanti movimenti femminili. Nel 1983 passò alla Geas di Sesto San Giovanni e poi alla Pool Comense prima di approdare sulla panchina di Viterbo nel 1989. Nel 1991 la chiamata di Schio, oggi riconosciuta come una delle società più vincenti del panorama cestistico italiano. Un palmares inaugurato proprio dallo stesso coach brianzolo, che negli anni ‘90 fu l’artefice della prima finale di campionato nella storia della società (1995) e poi del primo trofeo, ovvero la Coppa Italia del 1996. E’ questo l’anno magico di Carzaniga, che viene anche chiamato dal collega Riccardo Sales come assistente della Nazionale femminile in occasione delle Olimpiadi di Atlanta.
La rinascita
Tra il 1997 e il 2001 guida le ragazze dello Sport Club Alcamo, in provincia di Trapani; poi il ritorno in Veneto, a San Bonifacio (Verona) fino al 2008, quando un tremendo ictus pare chiudere definitivamente la sua carriera. E invece, con straordinaria tenacia, il coach si riprende e ricomincia anche la sua seconda vita, come lui stesso aveva raccontato in un’intervista rilasciata al celebre forum "Basket Cafè":
"Ho trovato la forza nella voglia di non mollare, di poter vivere una seconda vita. Pian piano certi flash della mia carriera stanno tornando fuori, qualche idea comincia a uscire di nuovo dalla mia testa. Un anno fa ero morto, ora sono tornato, basta questo".
Gli ultimi anni
Nel 2009 arriva così l’ultimo giro di giostra, sempre con il San Bonifacio che dopo la grande paura gli rimette in mano la squadra per una stagione. Un secondo malore però chiude definitivamente la sua parabola e un curriculum quasi unico da sedici stagioni in A1 e 500 partite nella massima serie: numeri che consacrano Carzaniga non solo come uno dei coach più longevi, ma anche e soprattutto una delle icone di questo sport che ha contribuito in maniera significativa allo sviluppo del movimento femminile in Italia. I suoi funerali si sono svolti a Schio, la sua seconda casa, dove viveva insieme alla famiglia da ormai 30 anni.
"Dante è sempre stato innamorato della sua famiglia e del basket, che è stata la sua vita - racconta la sorella Paola, stretta nel dolore insieme alla moglie Lorena e ai figli - Non lo ha mai vissuto come un lavoro, ma come una passione. E ovunque sia stato ha lasciato importanti ricordi del suo passaggio. Un persona generosa, buona, di grande carisma, dimostrato anche dalle tantissime chiamate e messaggi che in questi giorni stiamo ricevendo da chi lo ha conosciuto. Anche se viveva lontano dalla Brianza il suo cuore è sempre rimasto a Villasanta e ci tornava ogni volta che poteva. Purtroppo negli ultimi anni non ha potuto più farlo per via delle condizioni di salute, ma il suo legame con la città è sempre rimasto indissolubile".