Fim e Fiom

Adeguamento dei salari, flessibilità e assunzione dei carrellisti: alla St scatta lo sciopero

Braccia incrociate per 8 ore davanti al sito di Agrate della multinazionale e in tutte le altre sedi italiane.

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Maggiore flessibilità degli orari di lavoro in particolare per alcune categorie, adeguamento dei salari alla crescita esponenziale del fatturato dell'azienda degli ultimi anni. E, soprattutto, l'assunzione nel sito di Agrate Brianza di un centinaio di lavoratori carrellisti, oggi precari.

Lo sciopero

Queste le rivendicazioni che hanno spinto le sigle sindacali Fim Cisl e Fiom Cgil a proclamare per oggi, venerdì 29 settembre, uno sciopero nazionale di 8 ore in tutti i siti della multinazionale Stmicroelectronics, a cominciare da quello di Agrate dove lavorano circa 5.400 persone.

A seguito della piattaforma definita con le sigle sindacali e approvata da circa l'80% dei sindacati (non da Usb e Uilm), sul tavolo della trattativa con l'azienda sono rimaste, come detto, alcune tematiche irrisolte, che nei successivi incontri non hanno dato corso ad un accordo tra le parti.

I riconoscimenti salariali

"A cominciare dal premio di produzione e in generale dal recupero salariale - hanno spiegato Pietro Occhiuto, segretario di Fiom Cgil Monza e Brianza ed Enrico Vacca di Fim Cisl - Negli ultimi anni il fatturato dell'azienda è cresciuto del 60%, a livelli record, senza che però ci siano stati adeguati riconoscimenti salariali per i lavoratori".

La flessibilità oraria

Seconda questione: la flessibilità oraria.

"Anche su questo fronte non siamo soddisfatti - hanno spiegato i due rappresentanti sindacali - Abbiamo chiesto ulteriore flessibilità sia in entrata che in uscita".

Un tema che riguarda in particolare le posizioni lavorative più esposte ad imprevisti e a questioni familiari. Ad esempio lavoratrici e lavoratori con figli in età scolare. Ma anche la questione dell'agevolazione dei turni, con orari meno impegnativi per i dipendenti che si avvicinano al pensionamento.

La stabilizzazione dei carrellisti

Infine, la questione più spinosa e che più impatta sul sito di Agrate. Qui infatti operano circa un centinaio di carrellisti che in sostanza si occupano di portare i prodotti in lavorazione da un punto all'altro della produzione. Lavoratori ad oggi in capo ad Adecco e somministrati all'azienda.

 

 

 

"Non è accettabile - hanno chiarito ancora Vacca e Occhiuto - che un'azienda che impegna a livello nazionale più di 13mila persone, di cui 5.400 nel solo sito di Agrate, non assuma un centinaio di addetti che svolgono per altro un lavoro quanto mai indispensabile soprattutto a seguito dell'ulteriore recente sviluppo del sito produttivo".

Fim e Fiom attendono quindi a breve una nuova convocazione da parte dell'azienda per riprendere il confronto e chiudere la partita delle questioni rimaste aperte.

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