Affaticata dal tumore, "salta" la fila in farmacia: insultata e mortificata da uno dei clienti
L'incredibile vicenda capitata ad una 43enne di Cornate d'Adda tra l'incredulità dei farmacisti

Chi è malato porta un fardello enorme. Una croce pesante che spesso spezza la schiena e mina costantemente lo spirito. Ma con dignità affronta la vita di tutti i giorni, a testa alta, senza inutili lamentele. Chi è malato dovrebbe essere protetto. Esattamente come si fa con le cose fragili e preziose, per conservarne la bellezza e l’unicità. Basterebbe un minimo di tatto e quella umana pietas che tutti meriterebbero di ricevere.
Affaticata dal tumore, "salta" la fila in farmacia: insultata e mortificata da uno dei clienti
Purtroppo però non è sempre così e a raccontarlo è stata direttamente una persona che ha subito una tremenda umiliazione, da chi evidentemente non ha avuto un minimo di sensibilità nei suoi confronti.
A rendere ancora più grave l’accaduto è la sua futilità. Una banale fila saltata in farmacia. Ma non per fare un dispetto oppure per fare una furbata e risparmiare tempo. Bensì perché la persona in questione, che combatte contro un tumore con 16 metastasi tra ossa e fegato, era appena tornata dall’ospedale dove si era sottoposta ad un prelievo in vista della seduta di chemioterapia che avrebbe dovuto affrontare il giorno successivo. Questa persona è stata presa a male parole e mortificata e, nonostante i tentativi di giustificazione suoi e del farmacista che l’ha servita, gli insulti non si sono interrotti, anzi.
A denunciare l’accaduto è stata in prima persona chi ha vissuto questo episodio. Una giovane donna di 43enne di Cornate d’Adda, Nadia Ferrara.
«Lunedì scorso sono andata in farmacia per prendere una scatola di cerotti di fentalyn che uso abitualmente per alleviare il dolore che le metastasi del tumore mi provocano - spiega la donna - Purtroppo non avevo la ricetta medica mutuabile, ma solo quella bianca e quindi li ho dovuti pagare. I farmacisti mi hanno detto però che, una volta fatta la ricetta mutuabile, avrei potuto riportare la scatola e mi avrebbero ridato i soldi. Così quindi ho fatto il giorno successivo».
Il racconto della vicenda

La donna nella giornata di martedì scorso come detto, si è recata in farmacia in tarda mattinata, dopo che era rientrata dallo Ieo di Milano per il prelievo del sangue:
«Ero stanca, perché era dalle 6.45 che ero fuori di casa - prosegue Ferrara - Mi erano passati a prendere i volontari della Lilt per portarmi in ospedale per il prelievo pre-chemio. In farmacia c’erano quattro persone anziane davanti a me. Appena sono arrivata, il farmacista mi ha fatto un cenno, quindi ho chiesto velocemente se potessi passare avanti, perché non stavo bene ed ero stanca. Ci ho messo letteralmente tre minuti di tempo a riconsegnare la scatola e a ordinare i nuovi cerotti e intanto ho proprio detto al farmacista: “Speriamo non se la prendano perché sono passata avanti” e in risposta il farmacista mi ha tranquillizzato dicendo: “Ma no, figurati non ti preoccupare”».
E invece apriti cielo, finito di pagare, si è scatenato il finimondo:
«Ho pagato e poi ho chiesto scusa per essere passata avanti. Tre delle persone presenti in coda non hanno detto nulla, ma vedevo che alcuni hanno fatto una faccia strana. Uno invece ha iniziato ad urlare ed inveirmi contro. Quindi ho cercato di spiegare che ero malata di tumore ed ero molto stanca, ed è quello il motivo per cui ero passata avanti. Nonostante questo, lui ha continuato ad insultarmi, mettendo addirittura in dubbio il fatto che fossi malata».
A quel punto è intervenuto anche lo stesso farmacista, cercando di spiegare la situazione, ma nemmeno le parole del farmacista hanno calmato l’uomo, che anzi ha rincarato la dose:
«È arrivato a dire cose del tipo “Se dovevi morire, eri già morta”, oppure “Magari capita proprio oggi”. Ad un certo punto non ce l’ho più fatta e me ne sono andata piangendo, totalmente mortificata. In vita mia non sono mai passata avanti, nonostante la mia disability card me lo permetta. È stato solo un caso questa volta, dovuto dalla circostanza di stanchezza. Io non devo andare in giro col cartellino “Ho il tumore alle ossa” e a giustificarmi. Chiedevo solo un minimo di comprensione. Così però non è stato. Sarò anche malata, ma fortunatamente ringrazio Dio di non essere come questa persona».
Buona sera a tutti, sono Nadia Ferrara la persona in cui parlano in quell’articolo . Chiedo scusa, perché prima ho fatto un commento ma sicuramente ci saranno degli errori grammaticali utilizzando auto dettatura i problemi di vista. E titubante, prima di rilasciare quell’intervista., è giusto farlo presente quello che succede però io voglio anche dimenticare perché in questo momento ho una malattia da affrontare e non so neanche bene. Mi dispiace perché altre testate giornalistiche senza il mio consenso hanno preso l’articolo hanno rigirata a modo loro , e lo hanno anche colorito di più per quanto già la realtà dei fatti era più che sufficiente senza bisogno di dover dire cose in più, oltretutto non corrette. Se non sono andate avanti se non ho fatto nessun tipo di denuncia diversa, è perché io devo concentrarmi sulla mia malattia. Sono tanto grata a tutte le persone che inviano affetto con i loro commenti i loro messaggi, perché so che ci sono anche tante persone buone ed epatiche al mondo, ovviamente, ma ero convinta che uscisse per una settimana quell’articolo non ogni settimana senza contare ripeto non loro, ma altre testate che in maniera non corretta senza conoscerli senza il mio consenso hanno pubblicato in ogni dove perché prendono le notizie e poi ne fanno quello che vogliono a differenza invece del rispetto che ho avuto da PrimaMonza e giornale di Vimercate a cui ho dato il consenso, e che anzi ringrazio perché con l’estrema gentilezza e delicatezza mi sono stati vicino e con estremo rispetto all’educazione abbiamo fatto quest’intervista senza alcun tipo, ovviamente di costrizione da parte loro. Però, io in questo momento sto ancora peggio nelle scorse settimane e io vorrei dimenticare, quindi chiedo gentilmente almeno alle testate che non sono state interpellate e comunque io non ho alcun collegamento di evitare di far girare la mia vicenda ma creando disinformazione come tanti, purtroppo fanno e lo sappiamo perché in realtà a parte PrimaMonza e Giornale di Vimercate , nessuno ha parlato con me. Grazie a tutte le persone che hanno inviato messaggi di sostegno nei miei confronti e vi auguro veramente che nessuna persona fragile venga più trattata come sono stata trattata io perché ci si porta dentro una grossa umiliazione che fa veramente male oltre al dolore che già affrontiamo..
Sono la diretta interessata, ero titubante prima di parlare con chi mi ha contattata per lasciare questa intervista. La cosa che mi dispiace che è stata presa anche da altre testate senza e ingigantita ancora di più, per quanto già lo era abbastanza da sola. E credo che non ci sia bisogno però di continuare a condividerla settimane dopo settimane, perché non mi è stato detto che veniva praticamente ogni settimana, ma soltanto la scorsa settimana deve essere pubblicata secondo quanto concordato. Non ho neanche voluto fare denunce di altro tipo perché sono impegnata e concentrata a fare terapie chemioterapiche e oltretutto sto veramente male in questo momento però chi veramente dice di essere empatico allora lo deve dimostrare. Io ringrazio per il tempo dedicato l’altra volta, però penso che ci siano tante altre cose di cui parlare in questo momento, anziché riproporre sempre una cosa successa a tempo prima e di cui io stessa non voglio neanche più pensare.
Buonasera Nadia, meno male che almeno le altre 3 persone non hanno commentato. C'è sempre l'imbecille di turno, purtroppo!! Un abbraccio e spero che, in futuro, non trovi più persone così maleducate. Buona guarigione
Ciao Nadia,è un fatto vergognoso quello che ti è accaduto!!!Sicuramente la "persona" che ha inveito contro di te per la perdita di 3 minuti del suo tempo,non si è reso conto del male che stava provocando,è un caso quasi unico,mi spiace solo che ti ha fatto soffrire!!!Credimi che comunque esistono molte persone che sono il contrario!!!Spero proprio che le tue cure funzionino!!!Un abbraccio