utility e servizio idrico

AGICI al Festival dell'acqua pe parlare di cambiamento climatico

Consegnato a Stefano Cetti, manager di Acinque il premio per il miglior "Manager Servizio Idrico"

AGICI al Festival dell'acqua pe parlare di cambiamento climatico
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Il cambiamento climatico sta influenzando sempre più il sistema idrico italiano, con effetti evidenti come la siccità, l’aumento del rischio alluvionale e fenomeni meteorologici estremi. Questi fattori stanno mettendo a dura prova la tenuta delle infrastrutture idriche nel nostro Paese, rendendo necessarie azioni mirate per potenziarne la resilienza. A rispondere a queste sfide sono le aziende del settore idrico, che negli ultimi anni hanno intensificato i loro investimenti per migliorare la sostenibilità e la qualità delle risorse.

Crescita degli investimenti e risultati dello studio AGICI

Secondo lo studio “Le utility idriche motore dello sviluppo dei territori” di AGICI, presentato al Festival dell’Acqua di Firenze, dal 2018 sono stati investiti 13,2 miliardi di euro per migliorare il sistema idrico italiano. Il report, che ha analizzato le strategie di 100 gestioni idriche che coprono il 70% della popolazione italiana, mostra un incremento costante degli investimenti, con 9,8 miliardi spesi solo tra il 2020 e il 2023. Di questi, il 45% è stato concentrato nel biennio 2020-2021, segno di una crescente urgenza di interventi strutturali.

Le principali aree di intervento individuate dalle utility riguardano l’efficienza delle reti e la riduzione delle perdite, soprattutto in risposta al problema storico della dispersione idrica, che in Italia si aggira intorno al 42%. Altre priorità emergenti sono il miglioramento della qualità dell’acqua e la promozione di strategie innovative come il riuso delle acque reflue e la valorizzazione dei fanghi, elementi chiave per una gestione più sostenibile della risorsa.

Finanziamenti europei e nazionali

Il ruolo dei finanziamenti è centrale per affrontare queste sfide. Lo studio Agici evidenzia come l’Italia sia stata il maggiore beneficiario dei fondi della Banca Europea degli Investimenti (BEI) nel periodo 2016-2022, con 2,9 miliardi di euro destinati a 40 progetti. A livello nazionale, il Piano nazionale di interventi infrastrutturali per la sicurezza del settore idrico (PNIISSI) rappresenta uno strumento chiave per il futuro della gestione idrica, con 12 miliardi di euro stanziati per 418 progetti, principalmente al Nord.

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) ha recentemente aumentato i fondi destinati al settore idrico, portando a 5 miliardi di euro il totale delle risorse assegnate. Questi fondi si concentrano principalmente sulla riduzione delle perdite e sul miglioramento del sistema di fognature e depurazioni, con l’inclusione della nuova missione REPowerEU che mira a rafforzare la resilienza del sistema idrico italiano.

Il premio “Manager Servizio Idrico” a Stefano Cetti

Durante il Festival dell’Acqua è stato anche assegnato il premio “Manager Servizio Idrico” a Stefano Cetti, Amministratore Delegato di Acinque, per il suo impegno pluridecennale nella gestione e miglioramento del sistema idrico in Lombardia. Questo riconoscimento, alla sua seconda edizione, celebra i manager che si sono distinti nella gestione della risorsa idrica in Italia.

“È un onore ricevere un premio così prestigioso per l’impegno profuso nella filiera idrica, che è l’ambito cui ho dedicato e tuttora dedico gran parte della mia vita professionale. Il riconoscimento mette in moto una macchina del tempo che mi riporta a tanti cantieri e a tante progettualità che ci hanno consentito di far crescere il sistema idrico lombardo e il servizio ad esso connesso, secondo parametri di qualità e continuità di prestazione, di sicurezza e di innovazione”, ha dichiarato Cetti.

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