Cultura

Ai Musei Civici "Isia Academy": la mostra del design monzese

Rievocando la cruciale storia dell'Istituto superiore di Industrie artistiche di Monza (1922-1943), le sale della struttura espongono le prestigiose opere d'arte uscite dalla scuola, con una parte interattiva che connette i giovani d'oggi agli studenti "con la cravatta" di allora

Ai Musei Civici "Isia Academy": la mostra del design monzese
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Tra le caratteristiche che maggiormente connotano la cultura monzese e brianzola c’è la storica qualità nell’artigianato di cui da sempre questo territorio è espressione. Una ricerca della qualità evolutasi anche in ricerca artistica e che ancora oggi rappresenta la vocazione del mondo imprenditoriale e formativo brianzolo. In questa connessione tra passato e presente si inscrive la mostra che domani 10 novembre aprirà i battenti ai Musei Civici di Monza, dal titolo "Isia Academy 1922-1943. Quando i designer portavano la cravatta".

L’esposizione rievoca la breve ma cruciale vicenda dell’Istituto Superiore di Industrie Artistiche di Monza – tra le più importanti scuole di arte e design attive nell’Europa del primo Dopoguerra – ma allo stesso tempo vuole imprimere un messaggio sociale: dimostrare alle nuove generazioni di creativi che i giovani studenti di allora, che frequentavano in giacca e cravatta i corsi dell’Isia, progettavano e sperimentavano con la stessa passione e dedizione degli aspiranti designer, modellatori 3D e illustratori digitali contemporanei, sebbene con strumenti, tecnologie e tecniche diverse.

All'inaugurazione di questa mattina si è ribadita la vocazione giovanile della mostra

All’inaugurazione, questa mattina, erano presenti le anime dell’iniziativa: l’assessora alla Cultura di Monza Arianna Bettin, il curatore delle mostra Alberto Crespi e la fondatrice di Vertigo Syndrome Chiara Spinnato.

"L’Isia di Monza è stata un’eccellenza del design italiano che accoglieva spunti da tutta Europa – ha esordito l’assessora Bettin – Nel realizzare questa mostra la nostra direttrice è stata stimolare la connessione empatica tra i ragazzi di oggi, e quelli che hanno fatto l’Isia ai suoi tempi. Il contesto storico era molto diverso dal nostro, era un'Europa ancora traumatizzata dalla Prima Guerra Mondiale e un'Italia sotto il giogo fascista, ma gli studenti dell'Istituto erano animati, come tutti i giovani, da passioni dirompenti e da ardore creativo. Vogliamo portare i ragazzi a confrontarsi con loro, come fossero loro coetanei - ha proseguito -  Anche per questo abbiamo coinvolto influencer che parlano d’arte sui social."

A rendere la mostra interattiva e a prova di giovani è stata Vertigo Syndrome.

"I contenuti ricreativi sono pensati per i ragazzi di scuole superiori ed accademie – ha spiegato Chiara Spinnato – Come eventi collaterali ci saranno workshop per fare entrare nel vivo di ciò che significa fare design".

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Le tantissime opere d'arte esposte derivano dai Musei Civici ma anche da collezioni private e dalla Società Umanitaria di Milano

"Dalle aule dell'Isia sono uscite personalità come Costantino Nivola, che emigrò poi negli Stati Uniti dove divenne scultore affermato, e Giovanni Pintori, art director per Olivetti dal 1938 al 1968, che per la celebre azienda di Ivrea firmò materiale pubblicitario di ogni genere a livello internazionale – ha raccontato il curatore Alberto Crespi – La mostra propone alcuni capolavori che da questa fucina dell’arte uscirono (tra cui opere dei grandi scultori Arturo Martini e Marino Marini), conservati proprio nelle raccolte dei Musei Civici di Monza, cui si affiancano pezzi inediti provenienti da collezioni private e dalla Società Umanitaria di Milano, l’ente di ispirazione socialista che si impegnava nell’educazione delle classi popolari, per volere della quale l’Isia fu creata."

Tra immagini d’epoca, opere d’arte e installazioni video, l’esposizione racconta la storia e i protagonisti di questa straordinaria vicenda artistica, e da domani venerdì 10 novembre resterà aperta fino al 28 gennaio.

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