Seregno

Al Centro Nobili vota soltanto chi paga la quota. Cerqua attacca: «State riducendo la democrazia»

Approvato il nuovo regolamento di gestione del servizio pubblico. Critiche dalla capogruppo di Forza Italia.

Al Centro Nobili vota soltanto chi paga la quota. Cerqua attacca: «State riducendo la democrazia»
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Fuori la politica dal Comitato esecutivo del Centro diurno Nobili, i cui membri saranno scelti direttamente dall'assemblea degli iscritti che hanno versato la quota, il cosiddetto pass.

Al Centro Nobili vota soltanto chi paga la quota

È la principale novità del nuovo regolamento del Centro diurno Nobili, approvato la scorsa settimana in Consiglio. Duplice l'obiettivo dell'Amministrazione: favorire il coinvolgimento attivo degli anziani e «valorizzare gli organismi di partecipazione, superando il ruolo politico all'interno del Centro», come ha ricordato l’ assessore ai Servizi sociali, Laura Capelli.
Le elezioni per definire il Comitato esecutivo si svolgeranno ogni due anni e gli eletti avranno un limite di due mandati consecutivi: vi faranno parte anche il dirigente comunale (o un suo delegato) e il coordinatore tecnico dell'ente che assume la gestione del centro, attualmente la cooperativa Sociosfera in proroga fino al 31 agosto. Il regolamento inoltre norma la gestione del pass, come contributo al miglioramento della proposta del Centro, nonché compiti e tempi dell'assemblea. In sede di presentazione della delibera l'assessore in assise ha voluto ringraziare i rappresentanti del Comitato, Vittorio Armenio e Guido Villa, per l'impegno profuso per il bene del Centro.

Cerqua attacca: «State riducendo la democrazia»

In aula critiche da Ilaria Cerqua (Forza Italia) perché il regolamento prevede il diritto di voto agli iscritti che hanno pagato la quota e non agli altri frequentatori della struttura di via Schiaparelli: «State riducendo la democrazia e per una massima partecipazione si poteva mantenere la rappresentanza del Consiglio comunale. Impediamo a chi frequenta il centro, magari tutti i giorni, di esprimere il proprio voto per la nomina del rappresentante nel Comitato perché non paga dieci euro del pass. Questo è un servizio pubblico locale non di rilevanza economica, gestito dal Comune tramite un appalto, non è un'associazione».
In maggioranza Patrizia Bertocchi, capogruppo del Pd, ha replicato che «qualsiasi organizzazione richiede un'iscrizione più o meno simbolica, è la base della democrazia. L'assemblea così definita ha diritto di votare i suoi rappresentanti e la politica esce finalmente dal Centro anziani, come è giusto che sia».

Prima della pandemia, nel gennaio del 2020 gli iscritti al Centro diurno erano 202 di Seregno e 45 da fuori città, di cui una decina frequentavano la struttura e non pagavano il pass: «A queste dieci persone non si vieta l'ingresso, perché non è un club privato, ma se non gli interessa partecipare alle attività, perché devono eleggere le persone che decidono le attività stesse del centro?», ha concluso l'assessore.

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