La beffa

Al cimitero ormai c’è posto solo se cremati, ma il forno... non c’è

A Monza San Fruttuoso sepolture impossibili nella terra, l'appello alla Giunta

Al cimitero ormai c’è posto solo se cremati, ma il forno... non c’è
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Al cimitero di Monza, nel quartiere San Fruttuoso, ormai c'è posto solo se cremati, ma al danno si aggiunge la beffa perché un forno in Brianza non c'è ancora e si deve andare fuori provincia, facendo i conti con lunghe attese e spese più onerose.

Cremazione unica via al cimitero

cimitero tombe san fruttuoso

Molte famiglie monzesi al dolore del lutto hanno dovuto aggiungere nelle scorse settimane il rammarico di non poter rispettare le ultime volontà del loro caro deceduto.

Questo perché - ancora una volta - sono finiti i posti al cimitero di San Fruttuoso e come unica alternativa è rimasta la cremazione. Non sono più disponibili infatti inumazioni e tumulazioni e gli unici spazi a disposizione sono quelli per le urne cinerarie. L’alternativa resta il cimitero urbano, che però si trova in via Foscolo.

Quello di San Fruttuoso invece è un camposanto piccolo, ma richiestissimo da quanti vivono nel quartiere, anche per la comodità di far visita alle tombe dei propri cari (soprattutto quando si tratta di vedove o vedovi anziani). Gli anziani del quartiere però ultimamente ripetono sempre lo stesso ritornello: «Io voglio andare nella terra, quand’è che liberate gli spazi?», senza contare che qualcuno ha iniziato a lamentarsi del fatto che il cimitero ultimamente sembrerebbe sia stato aperto anche ai non residenti nel rione.

La necessità di estumulazioni

Dopo l’emergenza - rientrata - di un anno fa, il problema si è riproposto. A chiedere un intervento urgente di risoluzione al sindaco Paolo Pilotto e all’assessore ai Lavori pubblici Marco Lamperti è stata la consigliera comunale Ilaria Guffanti di MonzAttiva che ha portato in Aula consigliare tramite un’interrogazione il sentimento di molti anziani di San Fruttuoso.
L’edificazione dei nuovi loculi per resti ossei/urne cinerarie, disponibili dall’ottobre 2022, ha reso almeno possibile la tumulazione di urne cinerarie ma di fatto chi desidera rimanere a san Fruttuoso è obbligato a procedere solo con la cremazione.
«Nell’anno 2020 era stato messo a disposizione un solo campo decennale a rotazione che è stato saturato in pochi mesi e da allora non c’è alcuna disponibilità di inumazione - ha ribadito ancora Guffanti - In attesa del Piano Cimiteriale e del possibile ampliamento, dichiarato in aula dall’assessore Lamperti che avrà tempi lunghi, è urgente e necessario procedere ad altre azioni».
Da una prima verifica della situazione, al netto delle sepolture considerate perpetue e a quelle con contratto in essere, sarebbero però emerse delle possibilità nel cimitero di San Fruttuoso. Ipotesi che - chiede Guffanti - devono essere battute con urgenza.
«Ci sono due campi comuni a rotazione decennale scaduti da tempo, il 2 con ultima sepoltura nel 2006, e l’1 con ultima sepoltura nel 2008 per un totale di circa 84 posti. Pertanto si chiede di procedere quanto prima a contattare i familiari referenti dei contratti scaduti e riferiti ai due campi decennali a rotazione sopramenzionati e di programmare in tempi celeri le relative estumulazioni e successivamente stabilire nel più breve tempo possibile le successive inumazioni».
Anche perché in alcuni punti la terra ha ceduto e le tombe sono sprofondate e comunque, tra un’operazione e l’altra, deve passare un po’ di tempo, motivo per cui c’è urgenza nell’iniziare l’intervento.

Parola all'assessore Lamperti

L’assessore ai Lavori pubblici Marco Lamperti conferma la volontà di procedere alle estumulazioni. «La strada più breve è quella, poi si dovrà provvedere a un investimento di fondi per un possibile e futuro ampliamento laterale», spiega e aggiunge: «Stiamo provvedendo a mettere i cartellini sugli scaduti di almeno due campi per poi procedere alle estumulazioni». Quanto al Piano regolatore Cimiteriale di entrambi i Cimiteri (Urbano e San Fruttuoso), Lamperti ribadisce: «Penso di portarlo in discussione già ad ottobre. Prevede un’estensione del camposanto di San Fruttuoso, ma si dovrà trovare delle aree private attigue, penso a una verde limitrofa che potrebbe fungere allo scopo. In questo momento assistiamo a una “emergenza” con carenza di spazi di sepoltura perché è il momento dei decessi dei baby boomer, prossimamente la necessità di spazi dovrebbe andare diminuendo a causa del calo di natalità e dell’aumento della speranza di vita».

Resta però il problema dell'assenza di un forno.

L'assenza del forno in Brianza

Nonostante ormai quasi il 50% dei defunti scelga la cremazione e che per chi è di San Fruttuoso sia scelta obbligata per «riposare» nel camposanto di quartiere, la Brianza non dispone ancora di un forno crematorio.
Una mancanza che si sta facendo sempre più sentire e che sta letteralmente «ingolfando» quello più vicino della zona, ossia la struttura di Cinisello Balsamo.
Un problema che è ben noto anche all’assessore al Territorio Marco Lamperti: «Si tratta di una situazione molto reale che andrà peggiorando data la scelta sempre più frequente della cremazione, ormai al pari per preferenze alla tumulazione».
Ormai è noto che le strutture esistenti siano poche e sempre più sotto pressione, lavorano 24 ore su 24 sette giorni su sette. «In Brianza oltretutto non ne abbiamo nessuna e così le famiglie se sono fortunate ricevono una chiamata che dice che il loro caro sarà cremato alle 3 di notte e se lo sono meno che non c’è posto e devono spendere il doppio per portarli in provincia di Sondrio o Bergamo». Il problema è annoso, già durante l’«Era Mariani» ormai più di dieci anni era stato lanciato il progetto di realizzare un impianto all’interno del cimitero di via Foscolo, solo che aveva dovuto fare i conti con la protesta di alcuni residenti e di un comitato che aveva raccolto diverse centinaia di firme di abitanti contrari all’idea.
«La struttura deve essere a 500 metri dall’abitato, ma entro la zona cimiteriale, il che rende difficile trovare a Monza un luogo idoneo - spiega Lamperti - Un forno crematorio però alla Brianza servirebbe, si dovrebbe aprire un dialogo a livello provinciale e regionale per trovare una soluzione».

La difficile collocazione in zona cimitero

A questo si aggiungono infatti le ostilità di chi non vuole trovarsi la struttura vicino. «C’è questo timore per i fumi, anche se da ingegnere ambientale dico che non ci sono pericoli, lo è molto di più una strada trafficata e piena di smog. La collocazione comunque a Monza sarebbe difficile, ma una soluzione per il futuro andrebbe trovata». Tra le criticità nel campo cimiteriale raccontate da alcuni residenti di San Fruttuoso, c’è anche l’assenza di una sala del commiato e di un database che in tempo reale renda noto quali loculi siano disponibili e quali già occupati.
Lo spiega Manuela Federici che a luglio ha vissuto alcune disavventure nel dare sepoltura al marito. «Volendo organizzare una cerimonia laica di addio ci siamo resi conto che non esiste una sala del commiato pubblica a Monza - ha spiegato - L’unica è la Casa Funeraria di via Puglia che è di un’agenzia funebre privata. Alla fine noi abbiamo potuto organizzare una toccante cerimonia nel giardino dell’hospice perché mio marito è morto lì, ma non per tutti è una soluzione praticabile».
Anche per questo però arrivano buone notizie dall’assessore Lamperti. «Abbiamo previsto una sala del commiato nel nuovo piano cimiteriale e sono state stanziate risorse per il 2025 per realizzarne una al cimitero urbano, oltre ad una zona per le altre confessioni, come quella musulmana che prevede indicazioni precise come la sepoltura in direzione della Mecca».

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