Al Parco di Monza fioriture prolungate per incrementare la biodiversità
In questi giorni i visitatori possono ammirare alcune zone del parco con papaveri, trifogli incarnati e fiordalisi
“Nel Parco della Villa Reale si stanno mantenendo alcune aree prative con fioriture prolungate per favorire la presenza di insetti impollinatori e di numerose specie erbacee in modo tale da incrementare la biodiversità del Parco stesso. Si dà così la possibilità ai visitatori di godere delle numerose fioriture spontanee come quelle dei papaveri, dei trifogli incarnati, dei fiordalisi". Lo scrive in una Nota il Consorzio della Villa Reale e del Parco di Monza.
Al Parco di Monza fioriture prolungate per incrementare la biodiversità
Oltre questo, prosegue la nota del Consorzio, "nei Giardini Reali il taglio dei prati e delle aiuole è effettuato in modo scalare per favorire le fioriture delle specie erbacee come ad esempio l’Aglio orsino e le aree a prato vengono gestite con tagli regolari”.
“I prati (circa 250 ettari) - si legge nella nota - sono gestiti in modi diversi a seconda della diversa fruizione delle aree e delle diverse finalità con cui viene utilizzato il prato. La maggior parte sono coltivati e gestiti dall’azienda agricola interna che ricava il fieno da utilizzare come alimento per i bovini allevati a Cascina San Giorgio e che a sua volta fornisce il letame per la concimazione; generando un processo di economia circolare”.
“Gli altri prati del Parco e dei Giardini Reali vengono gestiti normalmente come prati ornamentali e i tagli di manutenzione vengono effettuati mediante ditte esterne che svolgono il lavoro per conto del consorzio. In questo caso si interviene sia lungo i viali che dove sono presenti aree fruitive tagliando secondo necessità, mantenendo una altezza della vegetazione corretta alla presenza delle persone”.
L'influenza delle piogge
“Lo scorso anno i prati dei Giardini sono stati rovinati dalla estrema siccità dei mesi estivi e con le operazioni di risemina effettuate nell’autunno si stanno ricostituendo - conclude il Consorzio della nota. In questo periodo, in alcune zone del Parco l’erba è più alta del solito. Un evento causato dal fatto che nelle ultime settimane del mese di maggio le precipitazioni, tanto attese, hanno rallentato le operazioni di taglio dei prati e l’alternanza di pioggia alternata a giornate di sole e caldo ha favorito la veloce crescita della vegetazione dando l’impressione visiva in alcune zone di scarsa manutenzione”.