I dati

Al San Gerardo 40 ricoverati in più per Covid. In tutto sono 192

Alto, purtroppo, anche il numero dei decessi: 17 nell'ultima settimana.

Al San Gerardo 40 ricoverati in più per Covid. In tutto sono 192
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Quaranta pazienti in più ricoverati al San Gerardo nell'ultima settimana. Complessivamente a ieri, 16 gennaio, i ricoverati si attestano a quota 192.

Al San Gerardo 40 ricoverati in più per Covid. In tutto sono 192

A fornire i dati settimanali aggiornati è stata come sempre Asst Monza che ha comunicato anche che dei 192 pazienti, 153 si trovano nel reparto di Malattie infettive, 12 in Pneumologia, 14 in Terapia Intensiva, otto in UTIR e altri cinque in diversi reparti.

Secondo quanto diffuso dall'Azienda socio sanitaria del territorio nella settimana dal 10 al 16 gennaio hanno avuto accesso al Pronto Soccorso del San Gerardo 1393 pazienti, di cui 246 con sintomatologia Covid di cui 94 ricoverati. Alto, purtroppo, anche il numero dei decessi: 17 nell'ultima settimana mentre l'età media dei 192 pazienti ricoverati è di circa 70 anni.

Andiamo ora ad analizzare i dati della settimana precedente, quella dal 3 al 9 gennaio. Nel periodo preso a riferimento i pazienti erano 153 di cui:

- 122 in Malattie Infettive
- 11 in Pneumologia
- 13 in Terapia intensiva
- 8 in UTIR
- 3 in altri reparti.
Nella stessa settimana avevano avuto accesso al Pronto soccorso della struttura monzese 1485 pazienti, di cui 313 con sintomatologia Covid, di cui 78 ricoverati. I decessi erano stati nove.

"Gli ospedali potrebbero rimanere sotto pressione ancora per diversi giorni"

“Il numero dei pazienti ricoverati è in aumento, come atteso visto la situazione epidemiologica - ha commentato il Prof. Paolo Bonfanti, Direttore unità operativa di Malattie Infettive. Alcuni dati a livello regionale e nazionale fanno pensare che probabilmente il picco è stato raggiunto ma, come oramai abbiamo appreso dalla gestione delle precedenti ondate, la curva dei ricoveri inizia a scendere dopo 10-15 giorni dal plateau dei casi positivi rilevati nella popolazione generale. Motivo per cui gli ospedali potrebbero rimanere sotto pressione ancora per diversi giorni. È importante sottolineare che il numero dei pazienti ricoverati in terapia intensiva cresce meno e non in modo proporzionale ai malati ricoverati negli altri reparti. Inoltre la maggior parte di essi è contagiato con la variante Delta. Questo conferma due aspetti di questa IV ondata che sono rilevanti e che si intrecciano tra loro: i vaccini funzionano e riducono l’evoluzione verso le forme molto gravi (quelle che necessitano della terapia intensiva) e che la variante Omicron è più contagiosa ma meno aggressiva. Anche se considerarla alla stregua di un banale “raffreddore” è una semplificazione non corrispondente purtroppo alla realtà”.

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