Sostenibilità

Al via a Desio la prima Comunità Energetica

L’incontro pubblico, avvenuto ieri sera, ha avviato il percorso di promozione sul territorio

Al via a Desio la prima Comunità Energetica
Pubblicato:
Aggiornato:

L'obiettivo è quello di unire le forze con l’obiettivo di produrre, scambiare e consumare energia da fonti rinnovabili su scala locale. E' iniziato a Desio il percorso verso la creazione della prima Comunità Energetica Rinnovabile (CER) accelerando la transizione energetica, individuando strategie e condividendo best practices che porteranno benefici ambientali, economici e sociali.

Al via a Desio la prima Comunità Energetica

Il primo incontro pubblico con i cittadini è avvenuto ieri sera, lunedì 27 marzo, alla presenza del sindaco Simone Gargiulo:

“L’Amministrazione Comunale di Desio avvia l’iter di promozione delle CER da realizzare sul territorio, in collaborazione con l'Agenzia Innova21”. Lo ha dichiarato il Sindaco di Desio Simone Gargiulo durante l’incontro pubblico organizzato lo scorso 27 marzo, finalizzato a “informare e accompagnare la cittadinanza in questa nuova e importante opportunità, che prevede la formazione di gruppi composti da cittadini, attività commerciali, pubbliche amministrazioni locali, piccole e medie imprese che possono dotarsi di uno o più impianti condivisi per la produzione e l’autoconsumo di energia da fonti rinnovabili, principalmente attraverso impianti fotovoltaici”.

Innovazione sociale e cambiamenti

Uno strumento che permette di portare avanti processi di innovazione sociale e che consente di innescare profondi cambiamenti, come ha spiegato il vicesindaco di Desio Andrea Villa:

“Vogliamo promuovere le CER partendo dall’informazione alla cittadinanza su questa nuova possibilità, che rappresenta un ulteriore passo in direzione di una prospettiva basata sull'energia prodotta in modo rinnovabile e a chilometri zero, nell’ottica della transizione energetica. I benefici delle comunità energetiche sono di tipo ambientale, perché consentono di evitare la produzione di energia da fonti fossili, ed economici, perché prevedono incentivi per coloro che installano i pannelli, ma anche per chi non li installa, perché potranno disporre di energia a costi più bassi”.

Aggiunge il vicesindaco: “Anche Desio farà la sua parte per raggiungere l’autosufficienza energetica, della quale abbiamo imparato l'importanza strategica in questi ultimi mesi. Con le CER sarà possibile produrre energia in proprio, sfruttando il sole, riducendo il peso delle bollette e condividendo una parte di questa energia con altri consumatori appartenenti alla stessa Comunità energetica”.

Come è nata l'idea delle Comunità energetiche

“Circa un anno fa la Provincia di Monza e della Brianza avviò un percorso verso la realizzazione di Comunità energetiche in Brianza con il supporto della cooperativa ènostra, una realtà che in tema di Cer ha già messo in campo numerose azioni. Chi è stato colpito maggiormente dalla crisi economica dovuta alla pandemia e comunque dall’oscillazione dei prezzi delle materie prime e dell’energia, dovute in parte all’attuale instabilità geo politica internazionale, sono state sicuramente le piccole e medie imprese, tra l’altro fra le più presenti nel tessuto imprenditoriale del nostro territorio. E’ proprio da questo che nacque l’idea della Provincia di promuovere la nascita di comunità energetiche rinnovabili, con l’obiettivo di promuovere e favorire la creazione di modelli che permettessero la produzione di energia da fonti rinnovabili sia per l’autoconsumo, ma, soprattutto, per la condivisione. Modelli che ad oggi ritengo essere di estrema importanza per far fronte alle necessità emergenti e per massimizzare i benefici, sia in termini ambientali, ma anche sociali”, commenta il Presidente della Provincia di Monza e della Brianza, Luca Santambrogio.

Cos'è una comunità energetica rinnovabile

Si tratta di un soggetto giuridico che prevede il coinvolgimento di soggetti privati e pubblici - quali persone fisiche, piccole e medie imprese, amministrazioni comunali, enti religiosi, associazioni e altro ancora - che decidono di unirsi (attraverso la costituzione di un ente legale), con l’intento di produrre energia elettrica pulita, autoprodotta e condivisa attraverso fonti rinnovabili, come gli impianti fotovoltaici. Si tratta di un’opportunità che permette di ridurre i costi utilizzando l’energia condivisa e beneficiando di tariffe agevolate assicurate per 20 anni, migliorando l’impatto ambientale.

Per una maggiore autonomia energetica

L’autoproduzione e l’autoconsumo rappresentano un pilastro fondamentale verso una maggiore autonomia energetica per il territorio, in sintonia con le strategie di sviluppo delle energie rinnovabili, in modo da arrivare all’obiettivo dell’Unione Europea del 32% di energia da fonti rinnovabili entro il prossimo decennio.

Tutti possono far parte di una CER

Tutti possono far parte di una CER, cittadini, attività commerciali, enti e/o imprese, anche consumatori, che non hanno la possibilità di installare un impianto di generazione per proprio conto. Nasce quando i membri uniscono le forze e si dotano di impianti di produzione FER (Fonti Energetiche Rinnovabili) per condividere l’energia prodotta.
Possono essere membri di una CER: il socio produttore, che riceve una parte degli incentivi destinati alla CER e può ripagarsi dell’investimento fatto per l’impianto nel giro di qualche anno; il socio consumatore, che riceve anch’esso una quota parte degli incentivi semplicemente mettendo a disposizione i propri consumi, inoltre non ha alcun tipo di onere; il socio produttore e consumatore, che beneficia di entrambi i vantaggi.

L’impianto fotovoltaico

Per le sue caratteristiche, il suo rendimento e la flessibilità di installazione, la soluzione che si presta meglio alla produzione di energia distribuita è l’impianto fotovoltaico. Esso può essere facilmente installato sui tetti degli edifici e collegato in maniera molto semplice sia alla rete elettrica (grazie all’autoconsumo virtuale collettivo), sia alle abitazioni dei consumer/producer/prosumer.

Grazie agli impianti fotovoltaici, gli edifici prelevano meno energia elettrica dalla rete (una parte di tale energia è autoprodotta tramite pannelli fotovoltaici) e la Pubblica Amministrazione contribuisce alla riduzione di CO2 nell’atmosfera, dal momento che comincia a produrre energia da fonti rinnovabili. All’impianto può essere associato un sistema di accumulo che permette di immagazzinare l’energia prodotta, rendendola disponibile in qualunque momento.

Energia in rete

Gli impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili (FER) possono essere di proprietà della CER (che è appunto un soggetto giuridico a tutti gli effetti) e/o dei singoli membri, oppure possono essere messi a disposizione tramite usufrutto, comodato d’uso o altro titolo contrattuale che vincoli il produttore di energia a metterla a disposizione della Comunità.

L’energia che non viene autoconsumata dal proprietario dell’impianto o da altro membro della CER viene immessa in rete. Allo stesso tempo, quando l’energia prodotta dalla CER non è sufficiente a soddisfare il fabbisogno energetico dei suoi membri, quella necessaria viene prelevata dalla rete elettrica e pagata al fornitore.

Seguici sui nostri canali
Necrologie