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Al via il restauro del chiesino del Redentore di Meda

Presentato alla comunità il piano dei lavori che inizieranno a febbraio e costeranno 150mila euro.

Al via il restauro del chiesino del Redentore di Meda
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Al via il restyling del chiesino del Redentore di Meda. Nel salone della scuola primaria paritaria parrocchiale San Giuseppe è stato presentato alla comunità il piano dei lavori di restauro che dal mese di febbraio, per circa un anno, interesseranno l’edificio religioso in via Parini, a pochi passi da piazza Cavour.

Al via il restauro del chiesino

«Il nostro desiderio è sempre stato quello di salvaguardare ogni bene della comunità, specialmente i luoghi di culto - ha esordito il parroco, monsignor Claudio Carboni - Il chiesino è rimasto per lungo tempo chiuso rovinandosi, per questo abbiamo chiesto un progetto di riqualifica che ha ottenuto i necessari permessi della Curia e della Soprintendenza.  E’ uno dei luoghi simbolo della fede dei medesi e ha un ingente bisogno di un’opera di restauro».

L'obiettivo è restituire il chiesino alla comunità

La riqualificazione riguarderà le parti parti pittoriche, lignee e marmoree.

«E’ necessario salvaguardare il bene intervenendo sugli interni, con i loro affreschi, e sugli esterni - ha proseguito il sacerdote - Sappiamo che la spesa per i lavori inciderà molto sulla comunità dal punto di vista finanziario e abbiamo cercato di trovare le soluzioni migliori, senza venire meno alle opere di carità. Mi piace ricordare che il mercoledì in piazza Cavour c’è il mercato e l’obiettivo è aprire il chiesino tutte le settimane per la preghiera ma soprattutto per restituirlo a tutti».

Monsignor Claudio Carboni (in mezzo) con Roberto Colombo e Mario Murino

"Conserveremo quanto rimasto nel rispetto della storia"

Presente alla conferenza anche Mario Murino, che curerà il progetto con la sua azienda specializzata nel restauro di monumenti vincolati:

«Facendo i sopralluoghi abbiamo avuto modo di notare l’attaccamento della cittadinanza a questo luogo di culto e questo ci dà la forza di recuperare la storia di questo bene storico, culturale e religioso a cui la comunità è molto legata - ha sottolineato - Pur essendo piccolo, il chiesino è un concentrato di affreschi e di opere lignee o marmoree. L’umidità ha fatto sì che molte zone dell’impianto pittorico si staccassero. Nell’intervenire faremo di tutto per conservare quanto rimasto e agiremo con delle integrazioni per permettere di intuire l’opera, che saranno volutamente più chiare delle parti originarie. Vedrete i marmi, le opere lignee e gli affreschi che saranno risanati, ma nel rispetto della loro storia».

Il costo dell'opera sarà di 150mila euro, ecco come dare un contributo

Roberto Colombo, membro della commissione affari economici della Comunità pastorale medese, ha poi fatto il punto sui costi dell’opera di restauro e sulle modalità di finanziamento:

«Il costo dei lavori sarà di circa 150mila euro e ad oggi abbiamo già raccolto finanziamenti per circa 20mila euro. E’ possibile aiutare la parrocchia tramite l’Iban creato appositamente per il progetto o andando a fare la donazione in oratorio tramite il pos. Ricordiamo che per le persone fisiche, le donazione per i beni culturali danno il diritto a una detrazione dell’imposta lorda pari al 19 per cento, mentre per le aziende la deducibilità è del 100 per cento. Ringraziamo quanti hanno già donato e chi lo farà in futuro. La comunità ha il dovere di conservare le sue opere».

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