Al via le analisi nella cava della 'ndrangheta
Sono passati 13 anni dall’operazione Star Wars che aveva scoperto il traffico illecito di tonnellate di rifiuti sotterrati nella Cava Moliara. Posati quattro piezometri per la verifica di un eventuale inquinamento della falda acquifera e dei danni ambientali.
Quattro piezometri nella cava dei veleni. Sono passati tredici anni da quando la Polizia provinciale aveva portato a termine l’operazione Star Wars e scoperto il traffico illecito, con tonnellate di rifiuti sotterrati nell’area di via Molinara, ribattezzata la cava della ‘ndrangheta. Otto le persone finite in carcere, considerate responsabili. Sotto la cava sarebbero stati sotterrati anche rifiuti pericolosi, tra cui residui plastici contenenti idrocarburi, cromo e piombo.
Al via le analisi nella cava della 'ndrangheta
Da allora è iniziato il percorso per verificare se i rifiuti interrati possono causare danni ambientali. La bonifica costa cinque milioni di euro, il privato si è dichiarato nullatenente, impossibile per l’Amministrazione comunale riuscire a intervenire con le proprie risorse. Il dialogo con la Regione non ha portato a risultati, mentre il Comune già un paio di anni fa aveva accantonato 150mila euro per la cava. Ora, dopo tredici anni, e dopo la caratterizzazione, sono stati posati quattro piezometri che permetteranno il prelievo delle acque sotto la cava per analizzare lo stato di inquinamento.
"Si tratta di un primo passaggio a cui seguirà la caratterizzazione - spiega l’assessore all’Ambiente, Stefano Guidotti - Dobbiamo verificare se le matrici ambientali sono state inquinate. Una volta conclusa questa fase, bisognerà capire se procedere con il piano per bonifica o la messa in sicurezza". La posa dei piezometri ha comportato una spesa di 44mila euro.
"Già due anni fa avevamo accantonato delle risorse - prosegue l’assessore - Di sicuro il Comune non potrà essere in grado di sobbarcarsi la cifra necessaria. La cosa importante è che finalmente siamo riusciti ad avviare le prime operazioni. La decisione era già stata presa due o tre anni fa. Purtroppo l’iter burocratico ha portato ad allungare i tempi. Di sicuro dovremo proseguire su questa strada".
La caratterizzazione era stata definita nel 2018 dalla conferenza di servizi, rispetto alle analisi geologiche era stato incaricato anche l’esperto Gianni Del Pero.
La questione ha registrato negli anni uno scontro tra l’Amministrazione e la Regione proprio rispetto all’intervento della caratterizzazione e della necessaria analisi e verifica di un eventuale inquinamento della falda acquifera.