Vimercate

Al via lo studio di fattibilità per lo sviluppo del Polo Culturale di Villa Sottocasa

L’obiettivo dello studio sarà quello di elaborare varie ipotesi di riassetto sia dal punto di vista organizzativo/gestionale che da quello della sostenibilità economica dell’attuale Museo MUST e degli spazi della Villa Sottocasa

Al via lo studio di fattibilità per lo sviluppo del Polo Culturale di Villa Sottocasa
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Nella seduta di venerdì 16 febbraio la Giunta di Vimercate ha deliberato, su indicazione del Comitato Scientifico del MUST, la realizzazione di uno studio di fattibilità per lo sviluppo di modelli gestionali, economici, giuridici e di raccolta fondi per l’intero complesso di Villa Sottocasa. L’obiettivo di questo studio sarà quello di elaborare varie ipotesi di riassetto sia dal punto di vista organizzativo/gestionale che da quello della sostenibilità economica dell’attuale Museo MUST e degli spazi della Villa Sottocasa, per arrivare all’individuazione dello scenario migliore per la valorizzazione di tutto il polo culturale.

Al via lo studio di fattibilità per lo sviluppo del Polo Culturale di Villa Sottocasa

“In un mondo che cambia tanto velocemente – secondo l’Assessora alla promozione della Città Elena Lah – non possiamo permetterci di non avere un solido piano di gestione della Villa Sottocasa, che comprenda un modello di gestione e un business plan sostenibile economicamente. Il MUST non è più una scommessa, deve crescere sviluppando soprattutto quelle parti legate alla storia – anche industriale – del nostro territorio. Perché la cultura possa essere anche sostenibile, oltre che un valore in sé.”

“Villa Sottocasa e il MUST - aggiunge il sindaco Francesco Cereda - ai quali a breve si aggiungeranno i Giardini della Villa che verranno aperti nel corso del 2024, devono diventare sempre di più uno dei poli culturali attrattivi della nostra città. Per farlo però c’è bisogno di scegliere la forma di gestione più adatta, che possa permettere al polo di svilupparsi adeguatamente, anche aprendosi, se funzionale, a collaborazioni esterne. Su questo il nostro approccio è molto laico: abbiamo tra le mani una risorsa ad alto potenziale che va messa nelle condizioni di potersi sviluppare. Una crescita di questo spazio peraltro sarebbe un notevole volano anche per l’attrattività del nostro centro storico, con tutte le ricadute positive che questo comporta anche in termini di indotto economico, ad esempio sul commercio.”

La valorizzazione delle attività culturali - si legge nella nota del Comune - come strumento di promozione della Città è anche uno dei temi del Programma di Mandato dell’Amministrazione guidata da Francesco Cereda. Processi a lungo termine che necessitano di un continuo ripensamento, a partire dagli spazi culturali.

La nomina del Conservatore e de Comitato scientifico

Proprio seguendo questa direzione l’Amministrazione Comunale ha avviato questo percorso di ripensamento del complesso, in primo luogo costituendo gli organi di gestione del Museo attraverso la nomina del Conservatore/Direttore e del Comitato scientifico, composto da persone competenti non solo nell’ambito dei contenuti culturali e artistici, ma anche nei temi di valorizzazione dei beni culturali, fundraising e project management.

Sotto la guida del Conservatore/Direttore, che ne coordina le attività, i membri del Comitato scientifico, oltre alle attività di programmazione e ricerca, si sono dedicati anche a valutazioni circa le modalità di gestione del Museo e del complesso della Villa Sottocasa alla luce anche dell’attuale situazione del complesso storico. Si è ritenuto necessario considerare non solo il Museo e gli spazi nell’ala sud della Villa, ma allargare la prospettiva e quindi effettuare una progettazione complessiva tenendo conto della realtà privata nell’ala nord della Villa, del corpo nobile della Villa di proprietà del Comune oltre al parco storico che vedrà la riapertura nel 2024, grazie ai lavori finanziati con fondi PNRR, nonché la ristrutturazione delle facciate della Villa stessa grazie ad uno sponsor privato.

Questo percorso permetterà di arrivare consapevolmente a un modello di gestione del bene e a un piano economico sostenibile, anche grazie all’accesso a fondi ulteriori rispetto a quelli comunali.

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