Monza

Alla scuola Rubinowicz con il progetto di golf va in buca l’inclusione

Lezioni speciali promosse da Aias in collaborazione con l’Istituto Raiberti e il Golf Green Monza.

Alla scuola Rubinowicz con il progetto di golf va in buca l’inclusione
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Un progetto per includere i «ragazzi speciali» grazie a uno degli sport che più permette la condivisione: il golf. Questo il preciso obiettivo da cui nasce «inclusive golf», che realizzato con l’aiuto dell’associazione Golf Green Monza, il golf club Villa Paradiso e Aias Monza (Associazione Nazionale di Assistenza agli Spastici), è stato inaugurato giovedì scorso presso la scuola primaria Rubinowicz.

Alla scuola Rubinowicz con il progetto di golf va in buca l’inclusione

Quattro le classi coinvolte, due quarte e due quinte, per un totale di circa cento ragazzi, che nelle prossime settimane impareranno a fare buca (e non solo). Come tuttavia ha precisato, con un pizzico di orgoglio, il presidente del golf club Villa Paradiso Vincenzo Fiordelisi, «questo è solo l’inizio». Tale percorso di avviamento al golf con un’ispirazione verso l’inclusività, ha già infatti attirato l’attenzione di molte altre scuole di Monza e provincia, in cui presto le lezioni prenderanno piede. L’idea nasce dalla volontà di Aias di avvicinare allo sport i cosiddetti «ragazzi speciali», studenti con particolari difficoltà cognitive, che nutrono però un grande bisogno di sentirsi parte di un gruppo. Da qui la decisione di estendere le attività didattiche e motorie oltre ai singoli e coinvolgere le intere classi. Gli incontri saranno gestiti da due maestri golf Pgai (prima Associazione dei Professionisti di Golf in Italia) Cristian Fiora e Nicola Grappasonni, professionisti del golf e delle attività motorie in generale.

Lo "Snag"

I due insegnanti hanno dettagliatamente pensato e organizzato le lezioni affidandosi a un preciso approccio, lo «Snag», che stimola l’intuito mediante l’ausilio di colori, postazioni e attività differenti, e che è appositamente pensato per avvicinare i più piccoli a questo sport. «Inclusive golf è un progetto in cui crediamo molto. Siamo fermamente convinti del ruolo educativo dell’attività sportiva, e del golf in particolare, in primis per stimolare la condivisione e la solidarietà, ma non solo. Le attività incideranno altamente sull’intera formazione dei ragazzi. Già molti studi hanno infatti dimostrato quanto il golf sia impattante sulla concentrazione e quanto possa potenziare l’attitudine allo studio», ha proseguito Fiordelisi.

La formazione

E questo approccio non lascia proprio niente al caso, perché anche le maestre sono state precedentemente preparate con appositi corsi di formazione, tenuti dagli stessi maestri Fiora e Grappasonni. Giovedì mattina scorso dunque, prima lezione di golf per gli studenti della 5^A della scuola primaria, a cui hanno presenziato anche gli assessori Andrea Arbizzoni e Pierfranco Maffè, rispettivamente di Sport e Scuola, ma questo, appunto, è solo l’inizio. Il percorso di avviamento si estenderà infatti lungo un arco temporale di otto settimane (dunque fino a maggio) e si concluderà al golf club Villa paradiso con una grande festa collettiva in cui anche le mamme e i papà potranno impugnare le mazze e provare a fare buca.

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