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Allarme per il nuovo svincolo autostradale a Monza

Previsto per Milano-Cortina, potrebbe causare un aumento di traffico in Brianza

Allarme per il nuovo svincolo autostradale a Monza
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Presentato a febbraio e da realizzare in previsione delle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026, il nuovo svincolo autostradale della A52 a Monza non convince né i cittadini né il Comune. Ma c’è ancora la speranza che qualcosa si possa modificare per renderlo meno impattante sulla città di Monza.

Lo svincolo autostradale

Si tratta del potenziamento dello svincolo di Monza Sant’Alessandro della A52 -Tangenziale Nord, all’altezza dell’interconnessione con l’A4. La nuova opera, che attraverserà la porzione meridionale del Comune di Monza e parte del Comune di Cinisello Balsamo, si estenderà per una lunghezza complessiva di circa 2,4 chilometri.
Come presentato dal presidente di Milano Serravalle – Milano Tangenziali Spa Beniamino Lo Presti e dall’Amministratore delegato, Pietro Boiardi nelle scorse settimane, i lavori prevedono la realizzazione di quattro rami di interconnessione, due rotatorie e un nuovo tratto in galleria di collegamento tra la barriera della A4 e la A52.

Secondo i promotori «questo intervento renderà più scorrevoli i flussi di traffico provenienti dalla carreggiata Nord della A52 e diretti verso la SS36-Lecco e consentirà così di raggiungere più rapidamente i siti dove si svolgeranno le competizioni olimpiche (si prevede una riduzione deI tempo medio di percorrenza per l’itinerario tra l’interconnessione A4-A52 e la SS36 da 13 a 4 minuti)».

I dubbi di Amministrazione e cittadini

Avviato a maggio l’iter, l’avviso dà 30 giorni di tempo per presentare osservazioni al progetto e anche il Comune di Monza sta preparando le sue.
Non con lo stesso entusiasmo, infatti,  è stato accolto il nuovo svincolo a Monza perché sembra che l’opera non agevoli minimamente i residenti. Come ha spiegato infatti in Consiglio comunale di Forza Italia Pierfranco Maffè, portando le istanze dei quartieri:

Nella realtà rischia di creare una serie di problemi non solo a chi rivendica la salvaguardia del suolo, ma anche dal punto di vista pratico perché il futuro tunnel non va a incidere per nulla sul traffico proveniente nella stessa tratta da via Marconi e in quello delle vie dei Comuni interessati dall’intervento. Viene soppressa l’uscita della A 52 della tangenziale Nord verso via Borgazzi e questo causerà ulteriore traffico in città. Senza contare la realizzazione di una nuova uscita Monza viale Campania con due rotatorie e su un terreno agricolo.... Ci sarebbero però ancora le condizioni per delle modifiche e per mitigare l’impatto ambientale. Diciamo no a misure che sovraccarichino di traffico una zona già trafficata e strategica. Sappiamo che l’opera si farà e non dico che a priori dobbiamo dire di no, ma se c’è spazio per intervenire occorre farlo.

Le osservazioni del Comune sullo svincolo

Il valore dell’opera ammonterà a circa 46 milioni di euro, finanziati pressochè interamente da Regione Lombardia.

Il progetto esecutivo dovrebbe arrivare entro marzo 2024 e in particolare per Monza significa che ci sarà una bretella tra l’uscita degli svincoli di Sant’Alessandro della A4 che passerà sotto San Rocco, proseguirà nel tratto in trincea della A52 Tangenziale Nord in direzione Rho e coinvolgerà gli svincoli d’uscita sia verso la viabilità urbana di via Borgazzi sia quello di connessione con la Statale 36.

Anche l’Amministrazione Pilotto ha espresso criticità sull’intervento e l’assessore alla Viabilità Giada Turato togliendosi un sassolino dalle scarpe precisa: «Sono mesi che ci lavoriamo, essendo un’opera molto impattante. Ci tengo a dire però che il progetto di fattibilità risale al 2021 e allora l’Amministrazione di Monza non assunse una posizione. Il procedimento è andato avanti e il progetto ora è diventato definitivo. Fin da subito con il confronto con la Provincia di Monza è emerso che ci sarebbe stato un consumo di suolo notevole non lontano da dove sorgerà anche il deposito della metropolitana. Abbiamo chiesto a Serravalle modifiche progettuali e c’è stata apertura».

Si può ancora cambiare?

Aperto il canale politico, gli uffici tecnici comunali hanno lavorato di concerto con quelli di Serravalle per mesi per capire quali parti dell’opera fossero necessarie e in settimana la Giunta Pilotto ha deliberato le linee guide e il parere. Così Turato:

E’ emerso fin da subito che alcune parti del maxi intervento non fossero giustificate dalla riduzione del traffico anche a fronte dell’impatto ambientale  Chiederemo quindi la modifica del progetto. L’opera può essere divisa in due parti: la riqualificazione dello svincolo Sant’Alessandro per evitare le code e la nuova uscita in via Borgazzi che avrebbe creato una viabilità alternativa scaricando il traffico su Campania e invadendo un’area agricola. Se la prima parte è fondamentale, la seconda era un’opera accessoria al servizio del Comune di Monza. E’ questa la parte che non condividiamo e speriamo che opponendosi si riesca a evitarne la realizzazione.

Fumata nera invece per alcune delle richieste che i cittadini di San Rocco hanno avanzato durante un’assemblea pubblica con Turato proprio in settimana, esprimendo preoccupazione in particolare per il tratto della bretella che passa in via Gentili.

Spiega ancora Turato:

C’è un pezzo di galleria sotto via Gentili e poi un pezzo che viaggia in trincea dalla fine della scuola Pertini al campo di calcio. Abbiamo comunque formalizzato le richieste a Serravalle vendendo incontro ai cittadini, anche se purtroppo sappiamo informalmente che dal punto di vista tecnico non potranno approvarle e si procederà con il progetto così. Noi comunque chiederemo le barriere fonoassorbenti per renderlo meno impattante».

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