Il caso a Lentate sul Seveso

All'asilo parrocchiale di Camnago arriva la retta: i genitori incontrano sindaco e parroco

A causa della diminuzione del contributo comunale la scuola diventerà a pagamento. Il sindaco: "Vogliamo sostenerla, ma a fronte di un quadro economico chiaro".

All'asilo parrocchiale di Camnago arriva la retta: i genitori incontrano sindaco e parroco
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Un confronto iniziato con momenti di tensione e accesi scambi di battute, ma terminato con la promessa di un prossimo incontro e con il Comune di Lentate sul Seveso che ha teso la mano alla parrocchia, garantendo il suo sostegno per preservare «una struttura importante per il tessuto sociale di Camnago». A patto, però, «di avere a disposizione un quadro economico chiaro e basato su dati concreti, non su supposizioni».

All'asilo di Camnago arriverà la retta

E’ quanto emerso durante l’incontro convocato alla scuola dell’infanzia paritaria parrocchiale San Giuseppe Cottolengo dopo l’annuncio che, dall’anno scolastico 2024/2025, verrà inserita una retta a carico delle famiglie per sopperire alla riduzione dei contributi comunali, che da 127.500 euro annui passeranno a 105mila. L’asilo di via Piave, sul territorio dal 1928, dal 1994 grazie a un’apposita convenzione beneficia di un finanziamento comunale che, sommato a quelli statale e regionale, ha consentito sostanzialmente di equipararlo a quelli comunali di Copreno e Cimnago. Di fatto le famiglie dei circa 60 bambini che lo frequentano versano 150 euro all’anno per i laboratori e 25 euro mensili per il servizio mensa, a cui va aggiunta la quota per i buoni pasto, calibrata in base all’Isee. Nessuna retta di frequenza, quindi, a differenza delle strutture parrocchiali dei Comuni limitrofi.

Contributo minore da parte del Comune

«Purtroppo dall’anno prossimo, a causa di un finanziamento minore da parte del Comune, dovremo introdurre una retta di 160 euro mensili», ha esordito il parroco, don Marcello Grassi, rivolgendosi a mamme e papà riuniti nel salone della scuola.

Presenti anche le consigliere Cinzia Bellusci (Pd) e Giada Nardozza (Cittadini per Lentate). Fogli alla mano, il sacerdote ha snocciolato una serie di numeri per illustrare i costi sostenuti e giustificare la somma richiesta alle famiglie.

Il sindaco: "I numeri non tornano"

Numeri che però, a detta del sindaco Laura Ferrari, «non sono gli stessi che mi ha presentato durante il nostro incontro. Io sono disponibile al confronto, ma pretendo trasparenza e correttezza», ha detto con fermezza. Il primo cittadino ha quindi ripercorso l’iter che ha portato alla decisione di ridurre il contributo:

«Una legge regionale del 2007 prevede la possibilità, da parte dei Comuni, di intervenire per contenere le rette degli asili non comunali. Ma quella di Camnago è un’anomalia, perché il Comune ha sempre coperto integralmente il costo della retta. Come Ente dobbiamo giustificare i finanziamenti, perché questi soldi sono di tutti i cittadini».

Finanziamento comunale di 105mila euro

Ha quindi riferito che «negli anni scorsi l’asilo ha avuto un utile importante, ma noi non abbiamo chiesto indietro i soldi, anche se avremmo potuto farlo. Vogliamo continuare ad aiutare la scuola, perché offre un servizio alla frazione, ma a fronte di un piano finanziario corretto». Da qui la decisione di elargire un contributo iniziale di 55mila euro, a cui aggiungere un’altra somma, fino a un massimo di 50mila euro, dopo aver considerato i contributi statali e regionali.

I genitori: "Non vogliamo che la scuola venga chiusa"

Alcuni genitori non hanno nascosto il timore di un calo delle iscrizioni e della conseguente chiusura della scuola.

«Introdurre una retta è un problema in una realtà come quella di Camnago, dove ci sono famiglie con difficoltà economiche», ha sottolineato la maestra Betty Colombo, a cui ha fatto eco la rappresentante della classe blu: «Camnago è una frazione povera, ci sono tanti extracomunitari, molte mamme non lavorano... Se ci sarà una retta inevitabilmente i genitori non iscriveranno più i loro figli». Un’eventualità che alcuni genitori considerano, seppur a malincuore: «Mi spiacerebbe, ho scelto questo asilo per la bravura delle insegnanti, per i valori e l’educazione che danno ai bambini», ha detto una mamma.

Un consulente supporterà la scuola, prossimo incontro a metà marzo

«Proprio perché è una struttura valida vogliamo sostenerla e, anche se non spetta al Comune, siamo disposti a chiedere il supporto di un consulente, in modo che fornisca un quadro economico preciso e faccia una previsione di investimento nel medio termine», ha concluso il sindaco, rendendosi disponibile a un secondo incontro a metà marzo, «in modo da darvi un aggiornamento».

Nell’attesa di conoscere a quanto ammonterà effettivamente la retta, mamme e papà hanno annunciato che ricorreranno alla doppia iscrizione, facendo domanda anche in uno dei due asili comunali.

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