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Alloggi comunali, ecco cosa succede ai canoni

Non aumenteranno nel 2024, ma lo faranno dal 2025, ma solo per quelli mediocri o normali

Alloggi comunali, ecco cosa succede ai canoni
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Non aumenteranno per tutto il 2024 i canoni degli alloggi comunali, mentre dal 2025 cresceranno solo quelli che sono giudicati normali o mediocri, ma non quelli classificati come scadenti.

Canoni comunali

Lo ha deciso la Giunta Comunale di Monza che ha approvato il protocollo d'Intesa condiviso con i sindacati degli inquilini Sunia, Sicet, Uniat e Asia  per mantenere nel 2024 l’attuale riduzione del 12.50% del valore locativo degli alloggi destinati ai Servizi Abitativi Pubblici. La percentuale di riduzione decrescerà invece nel corso del 2025 e del 2026, andando verso un graduale adeguamento.

Il prossimo anno, infatti la riduzione valore locativo resterà del 12.50% indipendentemente dalle condizioni dell’immobile. Dal 2025, invece, l’entità della riduzione varierà in base a come il singolo appartamento è stato classificato. Insomma i canoni resteranno uguali per gli alloggi giudicati “scadenti” (mantenendo la riduzione del 12.50% di uno dei valori che compongono l'ammontare dell'affitto dovuto al Comune).

Cosa succede per gli alloggi normali

Gli alloggi “mediocri” passeranno al 10 % nel 2025 e all’8% nel 2026, quelli classificati come “normali” avranno infine una riduzione del 6% nel 2025 e del 4% nel 2026. Il che significa che aumenteranno i valori degli affitti dovuti.

L'operazione consentirà di finanziare lavori di ristrutturazione negli alloggi più scadenti, ovviamente e permetterà di recuperare nuovi alloggi. Il Comune di Monza nel corso del 2023 ha effettuato, mediante affidamento a professionista esterno, la rilevazione delle condizioni degli stabili e degli alloggi  di proprietà dell'Ente che, su un totale di 1402 alloggi, ha dato il seguente ritorno: 1114 alloggi “normali”, 217 alloggi “mediocri” e 71 “scadenti”.

“Già quest’anno – spiega l’assessore alle Pari Opportunità e Politiche Abitative Andreina Fumagalli – siamo riusciti a consegnare una quarantina di alloggi rinnovati, ma il progressivo adeguamento dei canoni permetterà di recuperare altre abitazioni sfitte che abbiamo in dotazione (come accade già in via Nievo), e che prima di essere assegnate necessitano di lavori di manutenzione”.

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