Sanità

All'ospedale di Carate un endoscopio di ultima generazione

La nuova tecnologia consente di eseguire manometrie esofagee, ad alta risoluzione, con precisione e avanzata definizione diagnostica.

All'ospedale di Carate un endoscopio di ultima generazione
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All'ospedale di Carate Brianza un endoscopio di ultima generazione, che ne ha rinnovato decisamente la qualità diagnostica.

Manometrie ad alta risoluzione a Carate Brianza

L'Asst Brianza (Azienda socio sanitaria territoriale) ha acquistato nei mesi scorsi la nuovissima apparecchiatura destinata alla struttura di Endoscopia.
La nuova tecnologia consente di eseguire manometrie esofagee ad alta risoluzione, con una precisione e una avanzata definizione diagnostica in passato difficile da acquisire.

"La manometria - spiega Paola Colombo, specialista gastroenterologa dell’ospedale Vittorio Emanuele III di Carate Brianza -  è un esame di secondo livello utile ad approfondire le cause delle patologie dell’esofago. Quella di Carate è l’unica struttura in Brianza a realizzare manometrie ad alta risoluzione".

L’Endoscopia di via Mosè Bianchi (afferisce al Dipartimento di Area Chirurgica Est, diretto dal dottor Dario Maggioni) offre altre importanti indagini: ad esempio, la ph- impedenziometria esofagea, il test più efficace per identificare il reflusso gastroesofageo; che ne definisce, fra l’altro, la composizione, la localizzazione e anche la natura.

Seimila pazienti all'anno si rivolgono al servizio

Il team della struttura (composto da tre medici e da una decina di operatori assistenziali e infermieristici), oltre che di diagnostica, si occupa anche di endoscopia operativa; posiziona cioè gastrostomie endoscopiche percutanee - Peg -, palloncini intragastrici per combattere l’obesità, senza intervento chirurgico.

Ogni anno sono circa 6 mila i pazienti che “transitano” presso il servizio e che provengono da tutta la Brianza.

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