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Alpini nelle missioni di pace

Interessante conferenza promossa dalla neonata sezione dell'istituto del Nastro Azzurro fra combattenti decorati al valor militare

Alpini nelle missioni di pace
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La neonata sezione di Besana in Brianza dell’Istituto del Nastro Azzurro fra combattenti Decorati al Valor Militare non perde tempo. A tre settimane dall’incontro con il Primo Maresciallo Ruolo d’Onore Luca Barisonzi, la sezione torna a far parlare di sé, organizzando una nuova conferenza dal titolo “Alpini nelle Missioni di pace, la conferma dei valori di sempre”. Stavolta il relatore è il Generale di Corpo d’Armata Marcello Bellacicco, già Comandante della Brigata Alpina Julia e già Comandante del settore ovest della Nato in Afghanistan.

Alpini nelle missioni di pace

L'incontro si è svolto presso il centro culturale San Clemente di Besana in Brianza. Ad introdurre la serata il presidente della sezione di Besana in Brianza dell’Istituto del Nastro Azzurro fra combattenti Decorati al Valor Militare, Marcello Oggioni. Passata la parola al Generale di Corpo d’Armata, Marcello Bellacicco, quest’ultimo per prima cosa ha fatto un interessante excursus su come è nata la necessità di reparti militari specializzati nel movimento in ambiente montano, partendo dai loro precursori, risalenti all’epoca romana, per arrivare alla fondazione delle prime quindici Compagnie Alpine, voluta dal Capitano dei Bersaglieri Giuseppe Perrucchetti e firmata con Regio Decreto nel 1872. Il Generale ha poi fatto una panoramica delle Missioni che hanno visto coinvolti i reparti alpini, spiegando come si è arrivati a concepire la possibilità di un utilizzo delle armi allo scopo di ripristinare o stabilizzare una condizione accettabile di vita in determinati luoghi. Ha quindi trattato come nasce un’operazione di pace, conducendo un’approfondita spiegazione sull’Organizzazione delle Nazioni Unite, sulla sua composizione, su come vengono prese le decisioni al suo interno e sul ruolo che occupano le altre organizzazioni internazionali, che per suo conto partecipano alle missioni internazionali, come la Nato.

La missione in Afghanistan

Il Generale di Corpo d’Armata si è poi concentrato sulla missione in Afghanistan, che lui, come responsabile del settore ovest della Nato nel Paese, conosce molto bene. Partendo da essa, ha spiegato come si opera in una missione internazionale, con chi e in che modo ci si interfaccia, sia a livello internazionale sia a livello locale con le autorità e con la popolazione. Ha parlato dell’importanza di entrare in contatto con il capovillaggio, dei piccoli progetti, che i reparti portavano avanti per entrare in confidenza con la popolazione, dei grandi progetti, come quello di costruire il terminal dell’aeroporto civile di Herat, dei sistemi messi in atto per evitare la corruzione e delle piccole conquiste, come quella di vedere delle donne farsi visitare da medici, uomini e stranieri. Ha poi spiegato qual è la differenza tra gli Alpini di oggi e quelli di ieri, professionisti oggi e soldati di leva ieri, donne e uomini oggi e solo uomini ieri, e cosa significhi questa differenza a livello di organizzazione, impiego, efficienza, addestramento, logistica. Infine ha riferito quali sono le capacità intrinseche nei nostri soldati: professionalità, umanità, capacità di agire in qualsiasi tipo di operazione, capacità di saper dosare la propria reazione e senso del dovere.

Un minuto di raccoglimento

A conclusione della trattazione il Generale Bellacicco ha invitato gli Alpini presenti ad essere orgogliosi degli Alpini di oggi, che, seppur diversi dagli Alpini del secolo scorso, indossano il Cappello con lo stesso orgoglio e la stessa professionalità. Infine, ha chiesto un minuto di raccoglimento per i sette Alpini della Brigata Alpina Julia caduti in Afghanistan nel 2010. L’invito è stato subito accolto dalla platea, che si è alzata in piedi, gli Alpini presenti sull’Attenti, Cappello indossato, per rendere onore a quei ragazzi, morti nel perseguimento della libertà del popolo afghano. Un momento molto toccante, segno tangibile della riconoscenza e della considerazione, che permangono a distanza di anni verso chi si è sacrificato per garantire agli altri una vita da uomo libero.

Premiati tre soci alpini

La serata è terminata con alcune domande del pubblico presente e con la premiazione di tre soci Alpini, che hanno partecipato alla realizzazione di alcune prove dell’esercitazione “Una Acies – Trofeo Ten. MOVM Raffaele Merelli”, organizzata dall’Unuci al cospetto dell’Esercito Italiano e delle Scuole Militari Nunziatella e Teuliè. Una serata molto istruttiva, appuntamento imperdibile con la storia contemporanea, a cui hanno partecipato la popolazione e le Autorità, quali il Presidente di Assoarma di Monza e Brianza, nonché Presidente della Sezione di Monza dell’Unione Nazionale ufficiali in Congedo d’Italia, 1° Cap. (ris.) Aurelio Boroni Grazioli, il Presidente dell’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci Giuseppe Riva, il Consigliere della Sezione di Monza dell’Associazione Nazionale Alpini Roberto Sironi ed alcuni esponenti dei Gruppi Alpini.

Il servizio sarà pubblicato sull'edizione del Giornale di Carate di martedì 13 dicembre 2022.

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