Monza

"Altri due supermercati? Non servono. Il piano attuativo dell’ex Fiera va rivisto"

Traffico e inquinamento: gli ambientalisti bocciano il progetto previsto sull’area di via Stucchi

"Altri due supermercati? Non servono. Il piano attuativo dell’ex Fiera va rivisto"
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Il previsto arrivo di due nuovi supermercati in viale Stucchi, nell’area dell’ex Fiera, a Monza, ha sollevato non poche critiche e perplessità.

"Altri due supermercati? Non servono"

Già all’indomani dell’approvazione in Giunta del Piano attuativo presentato dall’operatore privato - Immobiliare di Monza srl - in molti si erano chiesti se effettivamente vi fosse la necessità di andare ad aumentare ulteriormente il già considerevole numero di strutture presenti in città.

Dubbi condivisi dal Coordinamento dei comitati e delle associazioni che ha presentato le proprie osservazioni in merito all’operazione che si prospetta su «un’area di 20.450 metri quadri posta all’incrocio a rotatoria tra i trafficatissimi viale Sicilia e viale Stucchi che aveva ospitato fino al 2011 la Fiera di Monza, poi dismessa - come hanno premesso i rappresentanti delle realtà ambientaliste coordinate da Giorgio Majoli - Era di proprietà comunale fino al 2019, quando venne inopinatamente venduta. Si pensi come la questione dei parcheggi per lo stadio sarebbe oggi ben diversa qualora l’area fosse rimasta pubblica».

"Il piano attuativo dell’ex Fiera va rivisto"

Due supermercati, hanno evidenziato gli ambientalisti, in una zona in cui «già oggi sono presenti numerose strutture commerciali e in particolare un supermercato Eurospin, il centro commerciale Iper Montebello e più a nord il supermercato Esselunga. Prevederne altre due risulta insensato, sia per l’assenza di un reale fabbisogno commerciale, sia per le prevedibili conseguenze sulle attività commerciali già esistenti, in una competizione che porterà prevedibilmente a una crisi del settore».
Sei le osservazioni avanzate dal Coordinamento che in prima istanza chiede «che al Piano Attuativo ex Fiera venga allegato uno specifico elaborato che svolga un’accurata valutazione di impatto economico, ambientale ed urbanistico delle strutture che si intendono attivare».

I suggerimenti degli ambientalisti

Tra i suggerimenti, anche quello di proporre all’operatore «una diversa destinazione delle due strutture, a servizio degli impianti sportivi lungo l’asse, in cui le attività commerciali siano caratterizzate per l’accoglienza (bar, ristoranti, piazza coperta), distribuendo anche diversamente le zone a parcheggio in modo che le aree a verde siano fruibili e non siano semplicemente il “contorno” dei parcheggi».
Particolarmente delicato il tema del nuovo traffico che le due strutture potrebbero portare «su una rotatoria già oggi interessata da una forte congestione dalla mattina alle 8 alla sera alle 20». Inoltre «la proposta contenuta nel Piano attuativo di modificare la rotonda esistente eliminando le corsie per la svolta a destra non solo non porterà alcun beneficio al traffico, come riconosciuto nelle conclusioni dello studio trasportistico, ma lo peggiorerà ulteriormente, convogliandolo tutto sulla rotonda stessa». Per questo il Coordinamento, tra le osservazioni, ha anche chiesto di far realizzare un sottopasso viario tra quei due viali.

La questione inquinamento

Un ulteriore aspetto evidenziato dal Coordinamento è quello dell’inquinamento dell’aria provocato dal forte traffico e dalle continue congestioni su quella rotatoria, facendo appello affinché venga chiesto al privato di allegare uno specifico studio legato alla valutazione delle ricadute ambientali, così come era stato fatto per il piano attuativo di piazzale Virgilio. Anche perché, osservano, «subito a ridosso di tale incrocio, presso la Cascina Cantalupo, si trova il Centro di accoglienza di mamme con minori in difficoltà».

L'aumento del traffico

In conclusione, «anche se tali nuove strutture commerciali sono formalmente consentite dal Pgt vigente, riteniamo che non siano opportune in quanto manca un reale fabbisogno di nuovo commercio in quella zona lungo viale Stucchi che ne è già ampiamente dotata, ma anche perché si avrà un consistente aumento del traffico sulla rotatoria con viale Sicilia, già oggi perennemente congestionata. Ma non solo. Ci sarà anche un aumento dell’inquinamento dell’aria a ridosso di un Centro di accoglienza di mamme con minori in difficoltà (Cascina Cantalupo). Quindi, «chiediamo di ritirare l’attuale Pa ex Fiera e di ripresentarlo a seguito di una sua valutazione più accurata, finalizzata ad un utilizzo più coerente con la posizione strategica di quest’area nel contesto urbano, allegando gli elaborati da noi richiesti con le precedenti osservazioni».

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