Ampliamento Elesa a Sant'Albino, le richieste della Consulta di quartiere
In seguito all'incontro di Consulta avvenuto il 26 luglio, sono state sviluppate delle proposte di modifica del progetto di espansione dell'impianto. Eccole.
Si torna a parlare della questione dell'ampliamento di Elesa nel quartiere monzese di Sant'Albino. A farlo è la Consulta di quartiere che in seguito all'incontro di Consulta avvenuto il 26 luglio, ha avuto modo di sviluppare delle proposte di modifica del progetto di espansione dell'impianto di produzione e uffici Elesa SpA, in modo da renderlo il più possibile compatibile con le esigenze del quartiere.
Ampliamento Elesa a Sant'Albino, le richieste della Consulta di quartiere
"Abbiamo costituito un piccolo gruppo di lavoro per sviluppare in tempi brevi quanto vi proponiamo - si legge nella nota inviata all'Amministrazione comunale di Monza. Abbiamo avuto modo di condividerlo velocemente con i cittadini attivi della Consulta. Abbiamo in programma di fare un incontro pubblico coinvolgendo quanti più abitanti possibili del quartiere a settembre, in modo da raccogliere riscontri rispetto a quanto qui proposto".
Il Comitato di quartiere ha inoltre in programma un incontri di Consulta aperto a tutti il prossimo 29 agosto.
Sul tavolo, come detto, le richieste che la Consulta vorrebbe fare in vista dell'espansione dell'insediamento produttivo Elesa.
"Il documento che oggi condividiamo - sottolinea la Consulta - è da considerarsi una prima bozza per poter mantenere attivo il dialogo con l'Amministrazione comunale e, tramite quest'ultima con la proprietà per poter giungere ad un progetto che tenga conto della qualità della vita del quartiere Sant'Albino, rispettando le tempistiche per l'inizio lavori già programmate"
Il riferimento al Quality of life Framework
In particolare - si legge ancora nella comunicazione della Consulta - "A fronte di qualsiasi intervento sul territorio vorremmo venisse fatta una valutazione complessiva per misurarne l'impatto sulla qualità della vita dei cittadini che vivono in quell'area. Abbiamo così provato a fare a ritroso questo esercizio come se ci trovassimo al momento zero di valutazione della richiesta proveniente da Elesa prendendo spunto dal Quality of life Framework della britannica Quality of life foundation".
Le richieste
Tra le richieste del Comitato di Quartiere figurano ad esempio la realizzazione della ciclopedonale secondo il tracciato individuato dalla Consulta e con la parte finale del tracciato - quella che congiunge via Marco d'Agrate a via Adda realizzata all'interno dell'Area del Piano Attuativo "portando tale fascia almeno a dieci metri, senza andare a intaccare l'area sud, attualmente ad uso agricolo".
La bozza del documento contiene anche alcune modifiche per la realizzazione della strada di collegamento tra via Pompei e via Fontana con la proposta di realizzarla più a nord "lasciando invece l'area prevista per la sua realizzazione come area verde".
E ancora la Consulta vorrebbe che le "monetizzazioni dovute a titolo di compensazione ambientale vengano utilizzate per trasformare definitivamente in area ad uso parco l'area posta fra via Marco d'Agrate e via Ferrucci".
"Allo stesso modo - prosegue la nota della Consulta - chiediamo che l'area verde interposta tra il quartiere e il fabbricato inutilizzato di proprietà Net diventi parco senza possibilità di costruzione futura".
"Infine - si legge ancora nella comunicazione della Consulta - chiediamo che Elesa provveda alla piantumazione di un numero superiore di essenze calcolando quante piante servano ad abbattere la maggiore CO2 prodotta".