Bozza di Bilancio

Anche il Comune di Meda fa i conti con il caro energia e l'aumento dei prezzi

Santambrogio: "Mai come quest’anno è stato impegnativo raggiungere un pareggio tra le entrate e le uscite nella bozza di bilancio 2023 che andrà al voto entro la fine di dicembre"

Anche il Comune di Meda fa i conti con il caro energia e l'aumento dei prezzi
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Licenziata dalla Giunta di Meda la bozza di bilancio 2023 che sarà all’esame e all’approvazione del Consiglio comunale entro la fine dell’anno. Per l'Amministrazione comunale è stato quanto mai impegnativo, alla luce della situazione economica generale che si riflette anche sulla gestione dei Comuni, raggiungere un pareggio tra le entrate e le uscite. Solo per le utenze infatti il Comune di Meda ha avuto un aumento di spesa di 300.000 euro. Sul fronte delle uscite confermate solo le spese essenziali, aumentate unicamente quelle per le politiche giovanili e per la Medateca.

Anche il Comune di Meda fa i conti con il caro energia e l'aumento dei prezzi

“Mai come quest’anno è stato impegnativo raggiungere un pareggio tra le entrate e le uscite nella bozza di bilancio 2023 che andrà al voto entro la fine di dicembre”, ha sottolineato il sindaco Luca Santambrogio.

“Nostro primario intento è coniugare la volontà di salvaguardare i servizi offerti, e se possibile anche di migliorarli qualitativamente, con i difficili equilibri di bilancio messi a repentaglio dai costi esorbitanti dell’energia e dall’aumento di tutti i prezzi. Le scelte operate dalla Giunta credo soddisfino al meglio questa esigenza, prevedendo un contenuto aumento dell’addizionale comunale – inalterata da tanti anni – e di alcune tariffe”.

I costi maggiori a carico del Comune

Analogamente a tutti i Comuni, come puntualmente da tempo denunciato anche dall’Anci, anche il Comune di Meda sta affrontando un’esorbitante crescita delle uscite. Alcune cifre significative che riguardano per il 2023 il nostro Comune: utenze (gas ed energia elettrica) + 300.000 euro, maggiori costi per i servizi sociali (servizi nelle R.S.A., nei centri a supporto dei disabili, tutela minori, ecc.) + 430.000 euro, oltre agli aumenti, legati all'inflazione, dei contratti  in essere e agli aumenti del costo del personale frutto del nuovo contratto nazionale (+ 100.000 euro).
Tutto ciò ha reso necessario una revisione sia delle entrate sia delle uscite, con scelte di rimodulazione delle fasce ISEE e delle tariffe.

Incremento addizionale comunale Irpef e tariffe adeguate all’inflazione

L'addizionale comunale all'Irpef, fa sapere l'Amministrazione comunale, è stata incrementata dello 0,1% per ogni fascia, ad esclusione dell'ultima, aumentata dello 0,05% per raggiungere il massimo consentito dello 0,8%.
Per venire incontro alle fasce più deboli inoltre è stata rivista la soglia di esenzione, che, dall’1 gennaio 2023, viene elevata da € 16.000,00 a € 17.500,00, diventando una delle più alte tra i comuni della provincia. Le simulazioni effettuate ci dicono che, per un reddito di 18.000 euro questo aumento porterà ad un esborso di 18 euro l'anno, fino ad arrivare a circa 75 euro in più per i redditi di 100.000 euro.

Confermate le riduzioni delle aliquote IMU per uffici, negozi e laboratori

Per quanto riguarda l'IMU è stata confermata la scelta effettuata nell’anno 2019 di ridurre di 0,5 punti le aliquote applicabili agli immobili accatastati nelle seguenti categorie catastali: A/10 (uffici), C/1 (negozi) e C/3 (laboratori).

Tari: aumentata la riduzione per chi sceglie la domiciliazione bancaria

Le tariffe Tari 2023 dovranno essere deliberate ad aprile, con il metodo tariffario approvato dall’Autorità di Regolazione Energia Reti e Ambiente, ad integrale copertura dei costi del nuovo appalto, ma vedranno una riduzione, innalzata dal 10% al 15%, per gli utenti che provvederanno ad effettuare la domiciliazione bancaria.
Sono state poi adeguate all'Istat buona parte delle tariffe per i servizi a domanda individuale, con l'obiettivo di contenere il solo innalzamento dei costi dovuto all’inflazione, senza pregiudicare la qualità dei servizi.
In particolare l'Amministrazione è intervenuta innalzando il valore del buono pasto delle mense scolastiche: a fronte di un costo per l'Amministrazione di euro 5,80 è previsto un valore massimo di 4,80 (ora 4,30), rimodulando però le fasce Isee: se ora il valore massimo viene pagato da chi presenta un Isee superiore a 7.501 euro, da settembre lo pagherà chi ha un Isee superiore a 16.000 euro.

A favore dei giovani le uniche nuove spese

“Il raggiungimento dell’equilibrio di bilancio è passato anche da un’attenta analisi delle spese correnti in cui sono state salvaguardate solo quelle considerate assolutamente essenziali”, conclude il sindaco Santambrogio.
Due sole eccezioni: come previsto dalle linee programmatiche di mandato, sono state previste nuove spese a supporto delle politiche giovanili e delle attività della Medateca”.

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