Monza

Ancora caos rifiuti: mancano mezzi, tecnologia e operatori

In Commissione sono emersi molti problemi e qualche beffa: al momento nessuno legge i chip dei sacchi rossi e i rifiuti differenziati del centro finiscono tutti assieme, vanificando gli sforzi dei cittadini

Ancora caos rifiuti: mancano mezzi, tecnologia e operatori
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In città la questione rifiuti continua a tenere banco e non sembra vicina una risoluzione dei problemi.

Ancora caos rifiuti: mancano mezzi, tecnologia e operatori

Sono tante le carenze sull’appalto a partire dal numero di operatori (molto inferiore nella realtà rispetto quello previsto), passando per i mezzi (molti non si riescono a monitorare perché il controllo satellitare continua a dare problemi), ma a far restare a bocca aperta è anche un piccolo particolare emerso nei giorni scorsi. Avete presente i cestini per la raccolta differenziata dei rifiuti che finalmente sono arrivati anche nella nostra città, con la speranza che avrebbero migliorato la quota di differenziata (oggi al 64,93% una delle più basse in Provincia)?

«Ecco quando vengono svuotati quei cestini con i tre scompartimenti, dopo che le persone si sono impegnate a mettere la carta nella carta, la plastica nella plastica e l’indifferenziato al suo posto, i rifiuti non vengono differenziati, ma ributtati tutti assieme perché i mezzi previsti per la raccolta non dispongono di un separatore che consenta di rispettare lo sforzo dei cittadini nel differenziare e questo è assurdo», tuona il consigliere comunale della Lega Simone Villa.

Mancano operatori e mezzi

All’indomani della Commissione Rifiuti che si è tenuta martedì sera della scorsa settimana, è lunga la lista di problemi emersi. A partire dagli operatori in servizio, che sono molti meno di quelli che servirebbero: dovrebbero essere 169 da contratto, ma in realtà ce ne sono molti di meno e i pochi sono costretti a turni estenuanti. Con il risultato che in queste ultime settimane in tanti si stanno dimettendo.

«Spiace constatare che il Centrosinistra non si faccia carico nemmeno dei lavoratori, ma ora mancano autisti dei mezzi. Lo stesso dirigente responsabile dell’Appalto ha ammesso che il giudizio è insoddisfacente sull’esecuzione dell’appalto - ha continuato Villa - Rivelando che c’è un contenzioso aperto tra Sangalli e il Comune sul numero di operatori. Inoltre non sono ancora in servizio tutti i mezzi che dovrebbero e alcuni non hanno il Gps attivo e quindi non si può verificare con certezza il servizio». C’è stato poi un caso esploso le scorse settimane che ha gettato un’ombra anche sulla piattaforma ecologica. «Si sono svolti controlli della Polizia locale spacciati per ordinari, quando non erano mai stati eseguiti prima e sono state multate delle persone per guida in stato d’ebbrezza dentro alla piattaforma ecologica. Non è stato rivelato di più, ma di sicuro è una cosa mai successa prima».

Problemi di tecnologia

C’è poi il discorso del sacco rosso: i dati presenti nel microchip in realtà non vengono raccolti e letti da nessuno perché ancora manca lo strumento. E stessa manchevolezza c’è nel discorso delle fototrappole giustamente introdotte per cercare di far fronte al fenomeno odioso degli abbandoni illeciti di rifiuti. «In alcuni casi sono state installate le videocamere ma non è ancora stata definita la modalità di collaborazione con la Polizia locale, quindi lo strumento antiabbandono non è ancora stato correttamente avviato», ha rivelato ancora Villa.

Sempre in tema di tecnologia, il software per le segnalazioni doveva già essere attivo ma ancora non lo è. «Oggi si prendono le segnalazioni via email, di volta in volta, o appuntandosele dopo le chiamate al numero verde o ancora se arrivano alla casella email dell’assessore Turato e mi sembra un metodo un po’ retrò in una città da 120mila abitanti per stare dietro alle segnalazioni e di certo non è il metodo previsto dal contratto», tuona ancora il consigliere leghista.

Le strade ancora sporche

C’è poi tutto il tema del lavaggio delle strade e del ripristino del divieto di sosta che non sembra avere risolto del tutto i problemi di pulizia, dal momento che in molte vie ci sono ancora cumuli di fogliame e sporcizia a lato strada. «E’ lacunoso per qualità di servizio e rispetto degli orari. Le strade continuano a non essere ben pulite, ci sono ancora molti abbandoni impropri e accumulo di spazzatura domestica vicino ai cestini - ha concluso Villa - Mi ha sorpreso però sentire dalla voce dell’assessora Turato che secondo lei i problemi siano colpa dei monzesi incivili».

La questione politica

Lungi però per Villa chiedere le dimissioni di Turato: «Trovo sbagliata una campagna ad personam come è stato fatto con Martina Sassoli e non infierisco sull’assessora Turato, al netto delle competenze, il tema qui è politico. Chi ha vinto la campagna elettorale sul tema rifiuti ora si vede tornare indietro un boomerang perché si è millantato una risoluzione dei problemi che ora non vediamo - il j’accuse di Villa - Sangalli è passato da essere considerato Belzebù dalla Sinistra ad essere ora un collaboratore serio e affidabile e io mi chiedo come può chi ha vinto sul tema dei rifiuti, oggi dipingere una situazione da libro Cuore, visto che i problemi ci sono ancora e perfino si sono aggravati visto che a dieci mesi dall’avvio del capitolato siamo ancora a questo punto».

Piffer contro l’assessore: «E’ inadeguata, si dimetta»

«Non lo ho mai fatto, ma ora chiedo le dimissioni dell’assessora Giada Turato».
E’ tranchant il consigliere comunale di Civicamente Monza Paolo Piffer dopo la Commissione sull’appalto rifiuti di cui era stato tra i promotori, chiedendo da settimane a gran voce un confronto su un tema così «caldo». Piffer non aveva fatto mistero che molti dei problemi dei rifiuti non erano stati sistemati, in primis la pulizia delle strade, rimaste sporche nonostante fosse stato reintrodotto il divieto di sosta per il lavaggio.

«L’attuale assessora Turato ha confermato tutta la sua inadeguatezza al ruolo. Non sono solito chiedere le dimissioni di nessuno, in 10 anni non mi ricordo di averlo mai fatto perché la ritengo un’abitudine politica di cui spesso si abusa inutilmente, questa volta però sono costretto dalle circostanze: “Assessora Turato, si dimetta” per il bene della città. Dopo sei mesi la situazione è addirittura peggiorata, ed era un’impresa quasi impossibile».

Il giudizio di Piffer è senza appello: «Monza è invasa dai rifiuti e siamo alle comiche. La strategia del “cartellino giallo” apposto sul sacco errato ha fallito clamorosamente. Il divieto di sosta per la pulizia strade viene tolto e reintrodotto in modo confuso e comunicato in modo pessimo. E come se non bastasse pare che la prossima Tari non avrà alcuno “sconto” per il disservizio subito. Potrei andare avanti per ore, e nonostante tutto l’assessora, senza mai fare un briciolo di autocritica, è riuscita per ben due volte ad attribuire buona parte della responsabilità all’inciviltà dei monzesi. Assurdo. Peccato che questa consapevolezza l’abbia raggiunta solo pochi mesi dopo il voto dei cittadini, in campagna elettorale le argomentazioni erano ben diverse».

Piffer ha poi attaccato direttamente la Turato: «Monza merita un assessore competente che non trascorra le giornate su Facebook a ringraziare per le segnalazioni ma che agisca e risolva i problemi. Servono più fatti e meno chiacchiere. Se il sindaco Paolo Pilotto deciderà di non sostituirla, ve lo scrivo oggi, tra 4 anni saremo ancora qua a parlare degli stessi problemi e ad ascoltare le stesse scuse. Per favore sindaco».

Il Pd fa quadrato sulla Turato: «Ha ereditato gli errori di altri»

Il tentativo di ovviare agli errori causati da altri.
Il gruppo consigliare del Partito democratico ha fatto quadrato sull’assessora Giada Turato dopo le accuse di Piffer, difendendone a spada tratta l’operato e confermando l’impegno sulla questione, problematica per via di quanto deciso da chi li ha preceduti.

L’assessora Giada Turato

«Nella commissione consiliare sono state presentate alcune delle azioni concrete che l’Amministrazione ha attuato da subito e che continua a mettere in campo per un servizio migliore - ha argomentato il consigliere comunale Marco Pietrobon a nome dei colleghi - Il contratto della nuova gestione, avviato nella primavera del 2021 dall’amministrazione Allevi, ha lasciato problemi aperti sulle spalle di noi monzesi, che non sono stati risolti nei primi 12 mesi del contratto, gestiti dal Centrodestra».

Secondo il Pd, l’amministrazione Pilotto da subito ha affrontato le questioni più spinose: tra queste ottenere la disponibilità dei mezzi previsti da contratto (alla data dell’insediamento la situazione era davvero carente), fornire sacchi di dimensioni più comode e flessibili, avviare la sostituzione dei cestini (che era bloccata da tempo), installare i cestini pubblici per la raccolta differenziata (previsti da contratto ma che non erano mai stati impiegati), attuare controlli sull’uso scorretto dei cestini, installare videocamere per evitare l’abbandono incontrollato dei rifiuti, applicare una pulizia delle strade che permetta di rimuovere lo sporco che si è depositato in più di un anno di un problematico servizio.

«I problemi sono nati per gli indirizzi politici dell’Amministrazione Allevi, che ha stipulato un contratto cattivo che però, come tutti i contratti, non è semplice modificare. Di fronte a questo, in Consiglio comunale c’è chi preferisce strumentalizzare, semplificare, non facendo i conti con l’impegno responsabile che deve essere messo in atto, e chi invece come noi si impegna per migliorare il servizio a favore dei cittadini, anche in una situazione che altri hanno deciso. Questo l’impegno quotidiano dell’assessora Turato, in ascolto e collaborazione con i cittadini, per migliorare il servizio. A differenza degli improvvisati demagoghi dell'immondizia che, anche solo pochi mesi fa, erano curiosamente meno esigenti», ha chiosato il Pd.

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