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Anpi in piazza a Limbiate: "Rinnoviamo il nostro impegno antifascista"

Domenica presidio informativo e raccolta firme per impedire l'accelerazione del processo di autonomia regionale differenziata

Anpi in piazza a Limbiate: "Rinnoviamo il nostro impegno antifascista"
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Anpi in piazza a Limbiate: "Rinnoviamo il nostro impegno antifascista". Domenica presidio informativo e raccolta firme per impedire l'accelerazione del processo di autonomia regionale differenziata

Il gazebo in piazza Della Repubblica

L'Anpi di Limbiate domenica 26 marzo sarà in piazza Della Repubblica (dalle 9,30 alle 12,30) con un presidio informativo per proseguire la campagna di tesseramento 2023 e incontrare la cittadinanza. Contestualmente si celebrerà l'80esimo anniversario dei grandi scioperi che paralizzarono l'Italia contro il fascismo e l'occupante tedesco.

Rinnovo dell'impegno antifascista

Rinnovando l'impegno antifascista, l'Anpi invita a sostenere la  battaglia culturale e civile per la Pace, contro il neofascismo, il razzismo, l'omofobia, l'antisemitismo e il revisionismo, a a ritirare la tessera  o richiedere l’iscrizione. I cittadini potranno conoscere anche i prossimi impegni come le iniziative per il 25 Aprile e il Viaggio nei Luoghi della Resistenza in programma a maggio. Sarà inoltre possibile firmare la proposta di Legge costituzionale concernente il riconoscimento di particolari forme di Autonomia regionale con l’introduzione di una clausola di supremazia della Legge statale.

Basta stragi nel Mediterraneo

Diamo un segnale forte  per il rispetto dell’articolo 10 della Costituzione contro le stragi nel Mediterraneo che sono costate già oltre 25.000 morti, contro ogni forma di violenza e prevaricazione, per l'Italia unita e repubblicana, di sana e robusta Costituzione, per le nuove generazioni: diamo maggiore forza all'Anpi.

La dichiarazione de presidente  Rosario Traina

"Mentre cresce l'inflazione, crescono i tassi d'interesse, vengono apportati tagli alla spesa sociale e si addensano nubi fosche sul futuro economico e sociale del Paese che accresceranno le già gravi e preoccupanti diseguaglianze, il tema dell’autonomia differenziata sta occupando sempre più spazio nel dibattito politico. La presentazione del disegno di legge Calderoli, peggiorativo del precedente disegno legge Gelmini ha provocato la reazione nettamente negativa delle regioni meridionali. Esse infatti, in questo modo, vedrebbero mantenuto e non corretto il loro divario dalle Regioni del Nord che, come certifica il rapporto Svimez, continua ad aumentare. Non sono mancate critiche e riserve sul progetto anche in altre parti del Paese. La Presidente del Consiglio Meloni ha cercato di rassicurare il Mezzogiorno garantendo l'utilizzo dei fondi del Pnrr per colmare le diseguaglianze territoriali. Si tratta di un gioco delle parti che tuttavia evidenzia la contraddizione tra la necessità della Lega di riconquistare l'elettorato del nord e il bisogno di FdI di non scontentare il suo importante elettorato del Mezzogiorno, già deluso dalla cancellazione del Reddito di cittadinanza. Adesso ci troviamo di fronte ad una nuova accelerazione del processo di autonomia regionale differenziata a fronte della quale l'Anpi riconferma il proprio giudizio negativo su una riforma istituzionale che, poiché rischia di allargare le diseguaglianze tra cittadini e territori e di rompere l'Unità nazionale diversificando i diritti sociali e civili dei cittadini, apre la strada ad uno stravolgimento della Costituzione. Noi chiediamo che gli articoli 116 e 117 della Costituzione devono essere interpretati per riaffermare l'unità indivisibile della Repubblica e porre le basi per un Regionalismo solidale e non competitivo. Riteniamo, inoltre, che si debba stabilire una clausola di supremazia della legge statale per la tutela dell'interesse nazionale".

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