La decisione

Appalto rifiuti a Monza: respinto il ricorso contro il Comune presentato dall'impresa esclusa

Il Consiglio di Stato ha dato ragione agli uffici di piazza Trento e Trieste

Appalto rifiuti a Monza: respinto il ricorso contro il Comune presentato dall'impresa esclusa
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Tagliata fuori dalla gara, aveva fatto ricorso, sperando che i giudici le dessero ragione. Ma così non è stato. Anche perché, durante le varie procedure, aveva omesso di comunicare che aveva un procedimento penale pendente. Il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso presentato dalla società De Vizia contro il provvedimento del Comune di Monza che l'aveva esclusa dalla gara per l’affidamento del servizio di igiene urbana dopo la prima aggiudicazione in via provvisoria.

Appalto rifiuti: respinto il ricorso contro il Comune

Con una sentenza del 4 gennaio, la quarta sezione ha accolto la difesa del Comune che per questa procedura di gara ha sempre agito in costante raccordo con gli uffici di Anac in virtù del Protocollo di vigilanza collaborativa sottoscritto il 21 febbraio 2018.

"Dei cinque concorrenti ammessi alla gara, soltanto l’azienda torinese e la società Impresa Sangalli, gestore uscente del servizio, avevano superato la soglia di sbarramento - hanno fatto sapere dall'Anac - La prima, tuttavia, non aveva comunicato né un procedimento penale pendente né il rinvio a giudizio dei vertici della società violando così la disciplina più rigorosa di quella ordinaria conseguente alla sottoposizione della procedura al protocollo di vigilanza collaborativa da parte di Anac, espressamente accettata dalla società piemontese, come da tutti gli altri concorrenti, al momento della formulazione di domanda di partecipazione. L’azienda torinese, dunque, ha rilevato il Consiglio di Stato, non può che essere esclusa. Risulta, dunque, legittimo l’affidamento del Comune, che nel mese di giugno ha stipulato il nuovo contratto con l’Impresa Sangalli di durata quinquennale".

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