Riconoscimento

Architetto cesanese premiato con il Premio Regula 2024

Il progetto di recupero architettonico dell’antico Seminario Arcivescovile barocco di Molfetta premiato come miglior progetto sull'ospitalità

Architetto cesanese premiato con il Premio Regula 2024
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Un progetto di recupero architettonico e valorizzazione dell’antico Seminario Arcivescovile barocco di Molfetta, trasformato in un suggestivo resort urbano fronte mare che gli è valso il Premio Regula 2024 , premio che celebra i migliori progetti italiano nei settori dell'architettura, design, tecnologia e sostenibilità.

Architetto cesanese premiato con il Premio Regula 2024

Ad aggiudicarselo, come miglior progetto sull’ospitalità, è stato l’architetto Riccardo Emanuele di Cesano Maderno, ed il suo socio Samuel Balasso, partner di NCB ARCHITETTURA STUDIO ASSOCIATO – MILANO ed autori del progetto.

La cerimonia di premiazione si è tenuta nelle scorse settimane nella prestigiosa cornice della Sala della Protomoteca in Campidoglio a Roma.

L'architetto cesanese insieme al suo socio hanno lavorato al progetto di recupero della struttura ricettiva DOGANA RESORT di Molfetta che è stata selezionata per il prestigioso volume “100 PROGETTI ITALIANI” del PREMIO REGULA, aggiudicandosi il premio come migliore struttura ricettiva.
L’iniziativa, che vanta il patrocinio dei Ministeri della Cultura, dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, delle Infrastrutture e dei Trasporti, oltre che del Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori intende promuovere il talento delle imprese e degli studi professionali italiani che si distinguono nel panorama nazionale per la qualità degli interventi promossi.

"Riconoscimento al lavoro e alla passione"

A ritirare il premio è stato proprio l’architetto Riccardo Emanuele che ha dichiarato:

“Questo premio è un gradito riconoscimento alla passione e al lavoro del nostro studio professionale che da anni è attivo nell’ambito del recupero e della valorizzazione di immobili storici e di strutture ricettive su tutto il territorio nazionale. Nel caso di Molfetta si è trattato di un’opera importante sotto il profilo urbano, in quanto l’intervento era destinato alla valorizzazione del water-front cittadino e nello stesso tempo al recupero di un edificio iconico al quale la comunità era fortemente legata. C’era pertanto una grande aspettativa sull’esito della trasformazione d’uso dell’antico seminario di Molfetta in nuova struttura dedicata all’ospitalità. Abbiamo lavorato su due linee: la prima legata al recupero e restauro delle componenti architettoniche e decorative della Fabbrica, con un attenta analisi delle stratigrafie e dei materiali, restituendo gli originali caratteri barocchi; la seconda legata alla riconversione degli spazi interni in una efficiente e funzionale “macchina dell’ospitalità”, senza rinunciare alla bellezza e al fascino mediterraneo che abbiamo voluto trascrivere in forme contemporanee e pure in coerenza con tutto il contesto.

L’altra leva del progetto è la volontà di definire un’edifico permeabile e ad uso pubblico: una struttura aperta alla città, con servizi di livello che comprendono un rooftop attrezzato, un ristorante ed una spa, oltre a 32 camere originali per dimensioni e dettagli. Conservare e restituire le antiche patine è stato il lavoro più complesso; le competenze dei restauratori e dei tecnici locali ci hanno supportato egregiamente in questi obiettivi. Non si tratta solo di capacità operative ma di sensibilità ed ascolto in ogni fase del processo. La frequentazione del cantiere durante tutto lo sviluppo dell’opera ci ha permesso di entrare in piena sintonia con il gruppo di lavoro, ai quali saremo sempre riconoscenti per i proficui scambi professionali ed umani, che sicuramente hanno alimentato la qualità dei risultati.

Inoltre, il premio alla struttura ricettiva, evidenzia il percorso virtuoso che sta operando tutta la Regione Puglia nella valorizzazione e promozione degli asset turistico-ricettivi di grande qualità, ponendo la massima attenzione ai servizi e all’esperienza. In questa prospettiva il progetto di architettura e di styling assume un ruolo strategico, quale elemento di regia e coordinamento di tutte le dimensioni funzionali, estetiche e valoriali della proposta. Riteniamo che ogni struttura debba definire una propria specifica identità, legata alla verità dei luoghi e alle caratteristiche dell’intorno, cooperando al successo di tutto il comparto".

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Ospitalità in Brianza: una sfida da affrontare con maggiore coraggio

"Ci piacerebbe che la sfida dell’ospitalità venisse intrapresa con maggiore determinazione e coraggio anche in Brianza, dove in questo momento potrebbero esserci grandi opportunità per riprogettare la qualità dell’offerta - ha proseguito il cesanese. Del resto, la Brianza Felix è stata sempre un luogo ameno eletto per la villeggiatura ed il tempo libero già dalle famiglie della borghesia milanese. Ora si tratta di aprire a nuovi turisti nazionali ed internazionali che hanno il desiderio di sperimentare il nostro territorio, già noto per la qualità dell’artigianato e del design che hanno conquistato il mondo. Siamo fiduciosi che le nuove generazioni sapranno intraprendere questa sfida per rinnovare e valorizzare il nostro patrimonio culturale, economico, architettonico e paesaggistico”

I temi affrontati

Tra i momenti salienti nel corso della premiazione gli interventi di alcuni membri del Comitato d’Onore che hanno affrontato tematiche di grande attualità e rilevanza: l’Architetto Massimo Crusi, Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Architetti, ha esplorato il tema “L’architettura come motore di sviluppo economico e culturale del territorio italiano”, evidenziando il ruolo centrale dell’architettura nella valorizzazione del patrimonio locale e nazionale.
A seguire l’intervento dell’Ingegnere Laura D’Aprile, Capo Dipartimento del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, che ha approfondito il tema “L’innovazione sostenibile nei progetti architettonici: verso una transizione ecologica”, sottolineando l’importanza di un approccio green nella progettazione.

I progetti premiati

Durante la cerimonia, sono stati premiati tra i 100 progetti i 10 vincitori, uno per ogni ambito di seguito indicati:

  • Architettura Sacra e Musei: Diriyah Art Futures di Schiattarella Associati.
  • Design: Nautila – La cucina che rivoluziona il concetto di spazio di DriussoAssociati Architects (Azienda partner: Arrital).
  • Interior e Lighting Design: L’Oasi nel Parco di Simone Micheli Architectural Hero.
  • Restauro e Riqualificazione: Recupero del Complesso Sant'Angelo Magno di TStudio.
  • Architettura Sostenibile: Residenze Forte Braschi di Studio Transit.
  • Building: Nuova sede Edil Sider di Themenos Progetti (Azienda partner: Edil Sider).
  • Opere Pubbliche e Infrastrutture: Kiss Bridge, Phú Quoc, Vietnam di Archea Associati.
  • Residenziale: Villa Nicoletta di Studio Architettura Ing. Mario Dal Molin.
  • Strutture Ricettive: Dogana Resort Molfetta di NCB Architettura Studio Associato (Azienda partner: Edil.co).
  • Prima di Copertina volume 100 Progetti Italiani VII edizione: The Sign di Progetto CMR (Azienda partner: Costruzioni Generali Gilardi).

Oltre al premio per il DOGANA RESORT, lo studio è stato selezionato anche per il progetto della struttura ricettiva del nuovo cinque stelle materano VETERA MATERA, la cui apertura è prevista nella primavera del 2025.

(in copertina il momento della premiazione di Ncb Architettura)

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