Artista di Seregno vince il Premio di scultura
All'auditorium Disarò la cerimonia di premiazione della 13esima edizione di "Scultori a Palazzo".
E' la seregnese Rita Bagnoli la vincitrice della 13esima edizione del Premio di scultura e arti plastiche "Scultori a Palazzo" di Cesano Maderno.
Artista di Seregno vince il Premio di scultura
L’appuntamento con l'associazione Amici del Palazzo e Parco Arese Borromeo è tornato quest'anno dopo lo stop di due anni dettato dalla pandemia. Domenica, all'auditorium Disarò, la partecipata cerimonia di premiazione. Bagnoli si è aggiudicata la possibilità di una mostra personale in contemporanea con l'edizione 2023 del Premio. Nella sua drammaticamente attuale "Paese sottosopra – Guerra" la giuria ha visto "la grande capacità tecnica di accostare eterogenei materiali, raggiungendo così risultati sorprendenti e talvolta inusuali, puntando sulla semplicità, non a discapito dell’espressività". La giuria ha evidenziato che "l’opera resta così immersa in una sua peculiare rude poetica".
Secondo e terzo premio
Premio di 300 euro ad Arianna Scozzari di Sesto San Giovanni che con il suo "Autoritratto" ha saputo "reinterpretare in chiave contemporanea un modello classico" e ha "delineato un percorso coerente attraverso la scelta di materia, forma e finitura". Premio da 200 euro, infine, alla barlassinese Beatrice Cazzaniga per "Tutto il nostro essere". La motivazione? "Per la grande maestrìa tecnica e per la sapienza compositiva, che consentono di sorprendere l’osservatore mediante inedite e sempre nuove prospettive2. La commissione artistica, che si è espressa all'unanimità, ha assegnato anche due attestati di merito a Francesco Maria Costi, di Cesano Maderno, e a Domenika Georgiou di Milano.
Riconoscimenti dell'Amministrazione comunale
Tre, invece, i riconoscimenti dell'Amministrazione comunale. Se li sono aggiudicati Anna Di Dato di Limbiate "per la grande espressività raggiunta e per la capacità di creare empatia col fruitore delle opere d’arte"; Michela Malacrida di Sovico "per la capacità di reinterpretare la scultura in chiave contemporanea e per la sensibilità con cui utilizza la ripetizione come veicolo dell’emozione" e Flavio Confalonieri di Monza "per aver saputo far convivere la rigidità dei materiali con la leggerezza e l'armonia delle forme". Le opere della mostra-premio restano esposte al Disarò fino a domenica 3 aprile: il sabato dalle 15 alle 18 e la domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18. In auditorium è possibile visitare anche la mostra personale di Franco Sala, di Lissone, vincitore del premio Personale 2019.