Seregno

Sorelle disabili prigioniere in casa per l'ascensore rotto

Il guasto in un palazzo Aler in via Bottego. Le due ragazze con distrofia muscolare costrette su una sedia a rotelle: "Come essere ai domiciliari"

Sorelle disabili prigioniere in casa per l'ascensore rotto
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A Seregno prigioniere in casa a causa dell'ascensore guasto ormai da dieci giorni. Succede a due ragazze con distrofia muscolare che vivono al secondo piano di una palazzina in via Bottego, zona Sant'Ambrogio, di proprietà dell'Aler. Per la riparazione dell'ascensore occorrono ancora due settimane di attesa.

Prigioniere in casa per l'ascensore guasto

"Ci sembra di essere ai domiciliari". Lo dicono le due sorelle di 22 e 14 anni che vivono nel palazzo Aler con l'ascensore ko dalla serata di mercoledì 15 maggio. Dopo un black out e l'interruzione della corrente elettrica, si è guastato il motore dell'impianto ma per sostituire i pezzi e ripristinare il funzionamento ci vorranno un paio di settimane. Nel frattempo le due ragazze, che si possono muovere soltanto con una pesante sedia a rotelle, sono costrette a rimanere chiuse nell'alloggio in affitto. In casa con i genitori ci sono quattro fratelli.

Impossibile scendere le scale

La 22enne frequenta un tirocinio alla Uildm di Monza, al quale è costretta a rinunciare ormai da dieci giorni. Si occupa di segreteria, organizzazione e social network e non è previsto lo smart working.  La minorenne studia estetica all'Ecfop di Monza e ha dovuto svolgere on line gli esami al termine della prima superiore. "In questo condominio l'ascensore si continua a rompere, anche per periodi lunghi. Non possiamo uscire perché le nostre carrozzine sono su misura per la nostra schiena e sono molto pesanti, oltre 150 chilogrammi ciascuna: servirebbero almeno quattro persone per spostarle, peraltro con il rischio di perdere dei pezzi. Inoltre io devo rimanere seduta e non posso essere presa in braccio da qualcuno per scendere le scale, mentre mia sorella ha una gravissima scoliosi".

Tempi lunghi per la riparazione dell'ascensore

Le ragazze, italiane di origine tunisina, si sono rivolte ad Aler, Comune e Servizi sociali per sollecitare un intervento di manutenzione dell'ascensore in via Bottego. "Rispondono che stanno cercando di risolvere", ma l'attesa sembra ancora lunga, troppo lunga.  "Mia sorella soffre di crisi epilettiche e se non passano in brevissimo tempo bisogna andare al Pronto Soccorso - afferma la 22enne - In caso di emergenza come facciamo? Nel palazzo vivono anche altre persone in carrozzina e degli anziani, anche per loro c'è un disagio ma non hanno la necessità di uscire di casa ogni giorno come noi". Non è la prima volta che si segnalano disservizi negli immobili Aler, nonostante gli interventi di manutenzione.

 

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