Edizione 31

Assegnato il premio di fotografia “Il Mondo in un Click”

"Mostra nella Mostra" una selezione delle foto scattate da Ferdinando Zanzottera nel 2021 nelle zone rosse del Centro Italia colpite dal terremoto del 2016

Assegnato il premio di fotografia “Il Mondo in un Click”

Sabato 15 e domenica 16 novembre, all’auditorium Disarò di Cesano Maderno, sarà possibile ammirare le opere in gara alla 31esima edizione della mostra premio di fotografia Il Mondo in un Click organizzata dagli Amici Palazzo e Parco Arese Borromeo e votare la propria preferita.

Assegnato il premio di fotografia “Il Mondo in un Click”

La Commissione artistica ha assegnato il primo posto a Tommaso Dilauro (47 anni, impiegato, di Lentate sul Seveso) con “Riflesso urbano”, una foto scattata davanti casa durante un temporale della scorsa estate, per l’originalità del soggetto e la composizione di forte impatto.

Secondo premio a Roberto Raineri (Meda) con “Al mercato”, per il sapiente uso del controluce; terzo a Roberto Gelmetti (Cesano Maderno) con “Che freddo!”; quarto a Giorgio Pirola (Seregno) con “Pedra rossa”.

I riconoscimenti speciali e gli attestati di merito

L’Amministrazione comunale (rappresentata all’inaugurazione della mostra dall’assessora Cinzia Battaglia) ha inoltre conferito riconoscimenti speciali a Corrado Vitale (Lomagna), Maurizio Finotto (Lentate sul Seveso) e Giulia Confalonieri (Seregno), mentre Antonio Barni (Meda), Rita Broggi (Lentate sul Seveso) e Marco Riva (Seregno) hanno ricevuto attestati di merito dalla Commissione artistica. Svelato anche il vincitore del premio della giuria popolare dell’edizione 2024: Lorenza Desideri (Meda).

La Mostra nella Mostra dedicata al sisma del 2016

La mostra premio, diventata ormai un appuntamento fisso per appassionati dell’obiettivo, ospita nella sezione speciale “Mostra nella Mostra” una selezione delle quattromila foto scattate nel 2021 da Ferdinando Zanzottera, docente di Storia dell’Architettura al Politecnico di Milano e responsabile della fototeca dell’Isal (Istituto per la storia dell’arte lombarda) nelle zone rosse colpite dal terremoto che nove anni fa devastò l’Appennino centrale. Si intitola “Architettura della fragilità. Luce silenziosa che permane fra le macerie dopo il sisma 2016”.