Prevenzione

Asst Brianza avvia un progetto sull'educazione al rispetto con gli studenti di Monza

Novanta ragazzi di una scuola superiore di Monza hanno iniziato un percorso formativo che prevede tre incontri di due ore ciascuno

Asst Brianza avvia un progetto sull'educazione al rispetto con gli studenti di Monza
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E' partito martedì 19 marzo il Progetto sull'educazione al rispetto come sentimento, finalizzato alla prevenzione della violenza di genere, che la
ASST Brianza promuove in diverse scuole del territorio.

Asst Brianza avvia un progetto sull'educazione al rispetto con gli studenti di Monza

La prevenzione della violenza nelle relazioni, in particolar modo quella di genere, è un tema che riguarda ognuno di noi e l'attenzione che ASST
Brianza sta dedicando a questo tema così cruciale è in costante aumento. La Dottoressa Meroni - Responsabile della Psicologia di Comunità - e la Dottoressa Fraterrigo - Responsabile del PS di Vimercate- hanno strutturato, con le psicologhe-psicoterapeute, un progetto contro la violenza nelle relazioni nel quale i ragazzi sono protagonisti e non solo destinatari dell’intervento.

Novanta ragazze/i di una scuola superiore di Monza (Liceo classico, Liceo delle scienze umane, Liceo internazionale quadriennale, Istituto professionale per la sanità e l'assistenza sociale) hanno iniziato quindi il percorso formativo, supportati dalla Dirigente scolastica e dalle insegnanti referenti che sostengono l'iniziativa mostrando entusiasmo e propositività nei confronti del progetto che prevede tre incontri di due ore strutturati in sottogruppi guidati dalle psicologhe che utilizzeranno metodi attivi nella conduzione.

La “peer education”

Con la collaborazione delle insegnanti referenti si darà poi avvio al programma della “peer education”, basata sulla educazione-influenza reciproca che si stabilisce nella relazione informale tra persone che appartengono allo stesso gruppo, e che viene veicolata con linguaggio e modalità espressive del gruppo dei pari.

Si tratta quindi di un progetto che continuerà con la “peer education” e che consentirà di capitalizzare anche negli anni futuri i contenuti, le emozioni, le proposte che verranno dai ragazzi.

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