La nota

Asst Brianza replica al Nursind Mb "In ogni Pronto soccorso aree dedicate ai tamponi"

"Per ridurre al minimo le possibilità di contagio, all’interno del Pronto Soccorso sono mantenuti distinti e funzionalmente separati i percorsi di gestione e cura dei pazienti con e senza sintomi sospetti COVID-19".

Asst Brianza replica al Nursind Mb "In ogni Pronto soccorso aree dedicate ai tamponi"
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Dopo la dura nota del Nursind Mb che ieri, tramite un comunicato stampa, aveva denunciato la situazione di forte stress vissuta dagli infermieri brianzoli e alcune criticità per quanto riguarda l'esecuzione dei tamponi nella struttura vimercatese, oggi arriva la replica dell'Asst Brianza.

Asst Brianza replica al Nursind Mb "In ogni Pronto soccorso aree dedicate ai tamponi"

"In relazione al comunicato di Nursind, diffuso agli organi di stampa nella giornata di ieri e ad una nota della stessa organizzazione sindacale, pervenuta nei giorni scorsi ad ASST Brianza, si precisa che, anche in ottemperanza a quanto disposto legislativamente, per l’accesso alle prestazioni di pronto soccorso è sempre necessario sottoporsi al test antigenico rapido o molecolare. Di più: all’interno di ciascun Pronto Soccorso dell’ASST sono state identificate aree dedicate all’effettuazione dei tamponi (destinate ai pazienti sintomatici e a quelli asintomatici), con l’obiettivo di ridurre la possibilità di contagio e al fine di indirizzare i pazienti verso i percorsi dedicati".

Esordisce così la nota dell'Azienda socio sanitaria che aggiunge:

"L’Azienda ha da tempo adottato uno specifico documento denominato “PERCORSO DEL PAZIENTE IN PRONTO SOCCORSO IN CORSO DI PANDEMIA COVID 19” - aggiornato a dicembre 2021 – che descrive l’organizzazione e la modalità di accesso, il flusso dei pazienti all’interno del Pronto Soccorso, e i ruoli e le responsabilità degli operatori sanitari che operano al suo interno, con particolare riferimento ai possibili scenari di risposta alla pressione epidemica di SARS-CoV-2. Per ridurre al minimo le possibilità di contagio, all’interno del Pronto Soccorso sono mantenuti distinti e funzionalmente separati i percorsi di gestione e cura dei pazienti con e senza sintomi sospetti COVID-19 (percorso standard e percorso grigio/COVID-19) e i percorsi puliti. Tale organizzazione è consolidata da ormai due anni".

Aumentano gli accessi al Ps di sospetti Covid

Asst Brianza fornisce inoltre una panoramica riguardo all'aumento degli accessi al Pronto soccorso, che riguarderebbe solamente i sospetti Covid:

"E’ importante sottolineare che non vi è una crescita degli accessi complessivi nei tre PS aziendali, sempre costantemente attorno ai 450/giorno. Vi è però un aumento della quota di accessi Covid o sospetti Covid che è ormai prossima al 10%.
Il personale sta oggettivamente vivendo un disagio, legato a diversi fattori: tra questi vi sono certamente la stanchezza conseguente ad un periodo di emergenza ormai prolungato e che anzi si sta nuovamente acuendo; la turnistica del periodo feriale, per cui si aggrava il carico di lavoro di chi è in servizio; la difficoltà estrema di reclutare nuove risorse mediche e infermieristiche disponibili a lavorare nell’urgenza e, spiace dirlo, i comportamenti - di una parte non maggioritaria di pazienti - non rispettosi della professionalità del personale sanitario e delle esigenze dei pazienti critici".

La dotazione di personale nei PS rispetta i contingenti previsti

Intenso dunque lo sforzo che gli operatori sanitari continuano a mettere in atto a fronte di una quarta ondata con numeri davvero importanti (ieri, lo ricordiamo, sono stati oltre 3mila i nuovi casi Covid solo in provincia di Monza e Brianza).

"ASST Brianza riconosce il grande impegno e la professionalità messi in campo dagli operatori nel corso delle diverse ondate pandemiche che hanno interessato e stanno interessando tutt’ora i suoi presidi ospedalieri. E’ particolarmente grata a tutti i suoi collaboratori per il senso di responsabilità che quotidianamente manifestano nella loro attività di presa in carico, cura e
assistenza dei pazienti (colpiti dal Covid e non) che accedono alle proprie strutture e alle loro area di emergenza/urgenza.
Ancora di più si può fare, e tuttavia è utile ricordare che l’attuale dotazione di personale infermieristico nei P.S. aziendali rispetta i contingenti previsti e tutti i turni risultano coperti. Vale la pena sottolineare che è in fase di indizione un nuovo bando per reclutare infermieri e infermieri di famiglia/comunità, dato che la graduatoria del concorso recentemente espletato, è esaurita. E’ inoltre attivo sul sito aziendale l’avviso, senza scadenza, per il reclutamento e il conferimento di incarichi Libero
Professionali e CO.CO.CO per le necessità connesse alla pandemia. A proposito dell’indennità di malattie infettive, si precisa che essa è già riconosciuta al personale che opera in pronto soccorso secondo le indicazioni regionali. L’ASST rimarca, infine, che sono interesse comune la qualità delle prestazioni erogate e la sicurezza degli operatori".

(foto archivio)

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