Dopo la polemica, arriva la replica di Atm per conto di Net. «A Monza sono già in servizio due autobus elettrici nuovi di ultima generazione, mentre un terzo è momentaneamente fermo per manutenzione, e da gennaio la flotta crescerà con l’arrivo progressivo dei nuovi mezzi finanziati con il Pnrr. Il piano elettrico è confermato ed è pienamente operativo».
Flotta elettrica in arrivo
Atm – che gestisce Net – interviene così dopo il nostro servizio sul trasporto pubblico e le critiche del capogruppo della Lega Simone Villa, che aveva denunciato le condizioni dei sette autobus apparsi in città negli ultimi giorni.
L’azienda, che guida il processo di transizione del trasporto pubblico locale verso l’elettrico, rimette ordine nella vicenda distinguendo due piani completamente diversi.
«Il primo – spiega Atm – è il progetto strutturale di rinnovo della flotta, finanziato con fondi Pnrr e dal Piano strategico nazionale della mobilità sostenibile. I primi e-bus sono arrivati a luglio: due sono regolarmente in servizio sulle linee monzesi, mentre un terzo mezzo si trova in officina per un intervento tecnico. Da gennaio arriveranno gli altri autobus elettrici e il percorso proseguirà fino alla metà del 2026, quando sarà completato il lotto dei quindici nuovi mezzi destinati a Net».
Il progetto fa parte di un piano metropolitano più ampio che interesserà anche Autoguidovie e porterà complessivamente ventisei nuovi e-bus sulle strade dell’area monzese grazie a uno stanziamento di 15 milioni di euro. Entro i primi mesi del 2026 due intere linee saranno quindi completamente elettriche: oltre alla z206, lo sarà anche la z201 Sant’Alessandro-Sant’Albino. Gli e-bus vanno ora a inserirsi in un parco veicolare di mezzi (sia ibridi che a motore endotermico) che ha in media tre anni e mezzo.Con l’obiettivo – annunciato a luglio dalla Giunta Pilotto all’inaugurazione dei primi mezzi arrivati sotto il Comune – di arrivare entro il 2035 a una flotta di bus interamente elettrica.
Lavori futuri
La riconversione del deposito di via Aspromonte, dove sarà ospitata l’intera flotta full electric di Net, partirà a breve e prevede venti colonnine di ricarica, sistemi di alimentazione dedicati e infrastrutture completamente rinnovate. I lavori, assicurano dall’azienda, proseguiranno nei primi mesi del 2026. Sul secondo fronte Atm chiarisce l’episodio che ha scatenato polemiche e disagi. Nelle scorse settimane, infatti, sulle linee monzesi sono comparsi sette autobus provenienti da Milano, con cartelli della mostra di Escher ancora appesi accanto ai sedili, display spenti, obliteratrici fuori uso e perfino avvisi dei lavori in via Lorenteggio (a Milano) rimasti affissi nel vano passeggeri.
«Quel trasferimento – precisa Atm – è stato autorizzato e gestito dall’Agenzia di Bacino, nell’ambito della redistribuzione temporanea delle flotte. I mezzi non erano elettrici e non hanno alcun legame con il piano Pnrr. Abbiamo dismesso vecchi più datati, sostituendoli con bus più recenti. L’operazione ha comportato alcune criticità, ma sono state immediatamente affrontate con verifiche, interventi tecnici e un ripristino completo delle funzionalità».
L’azienda ribadisce che i due percorsi non vanno confusi: da un lato la fisiologica gestione delle flotte da parte dell’Agenzia di Bacino, dall’altro un piano di investimento che sta ridisegnando il trasporto pubblico dell’intera area metropolitana. «Il progetto elettrico procede, i nuovi mezzi arriveranno nei tempi previsti e già oggi Monza può contare sui primi autobus a zero emissioni», ha ribadito l’azienda di trasporto.