La "punizione"

Atti vandalici e niente mascherina: minorenni "condannati" a lavori socialmente utili

Per i giovani di Concorezzo sanzione da 400 euro e lavori socialmente utili «imposti» dal Comune

Atti vandalici e niente mascherina: minorenni "condannati" a lavori socialmente utili
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Sono stati sorpresi a girare per Concorezzo senza mascherina. Ma non solo. Nei giorni precedenti avevano causato alcuni piccoli danni in diverse aree comuni. Identificati, il Comune ha imposto loro lavori socialmente utili

La punizione per i minorenni ai lavori socialmente utili

«Avevamo riscontrato dei micro-danneggiamenti nel parco di Villa Zoja, in alcuni parchetti e negli spogliatoi del centro sportivo di via Ozanam - spiega il sindaco Mauro Capitanio - Di conseguenza, in accordo con la Polizia locale, abbiamo incrementato i controlli sul territorio, riuscendo a identificare cinque ragazzi. Quest’ultimi nei giorni scorsi sono stati anche visti girare per il paese senza mascherina, quindi abbiamo deciso di intervenire».
L’atteggiamento dell’Amministrazione nei confronti dei cinque ragazzi è stato duplice: «Per quanto riguarda la mascherina i giovani hanno ricevuto una sanzione di 400 euro ciascuno.  I ragazzi devono capire che la mascherina protegge non solo i loro famigliari, ma anche tutti i cittadini di Concorezzo: anche il nostro paese ha dovuto fare i conti con tanti decessi causati dal Covid e non possiamo fare un passo indietro».
Diverso, invece, l’atteggiamento tenuto nei confronti degli atti vandalici compiuti in paese. «Sabato mattina abbiamo convocato in Municipio i cinque ragazzi e i loro famigliari - continua Capitanio - Alla presenza mia e del comandante della Polizia locale Roberto Adamo abbiamo spiegato loro la gravità dei loro comportamenti: possono sembrare cose banali, ma così non è. Abbiamo cercato di fargli capire che sono passibili di denuncia e quali difficoltà possono emergere di conseguenza negli anni a venire in caso di condanna».

La scelta

Proprio in un’ottica di «rieducazione», l’Amministrazione ha deciso di non optare per le vie legali, ma ha «imposto» ai ragazzi di svolgere una serie di lavori socialmente utili per riparare i danni effettuati.
«Sono stati “affidati” a Fabio Calloni, presidente del Casc - conclude il primo cittadino - Nei prossimi giorni si occuperanno di riparare i danni che hanno provocato al centro sportivo di via Ozanam e probabilmente estenderemo il provvedimento anche a quello di via Pio X. I ragazzi e i loro famigliari si sono dimostrati ben disposti, accettando di buon grado di nostra proposta. Speriamo che abbiano capito i loro sbagli e che non ne commettano più. Anche perché siamo stati chiari: questa è l’ultima occasione, dopodiché dovremo necessariamente essere più rigidi».

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