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Atto vandalico al Giornale e insulti al sindaco, la condanna

In Consiglio comunale espressa la solidarietà per i due atti di matrice diversa

Atto vandalico al Giornale e insulti al sindaco, la condanna
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Un gravissimo atto vandalico al Giornale di Monza, cui sono seguiti anche gli insulti vergati sui muri contro il sindaco di Monza Paolo Pilotto. Due gravi atti condannati fermamente in Consiglio comunale ieri sera.

I vandalismi al Giornale di Monza

La sede monzese del Giornale di Monza e di Primamonza.it era stata colpita da un raid vandalico nella notte tra lunedì e martedì 4 dicembre quando è stata imbrattata la redazione di via Visconti 37 con diverse scritte che avevano rovinato tre vetrine e il muro di cinta.

Un atto che era stato poi rivendicato  dalla rete dei "guerrieri", un gruppo no vax e negazionista del cambiamento climatico  che corre lungo tutto il Paese e anche oltre. Ruota attorno a «chat di reclutamento» su Telegram, applicazione di messaggistica istantanea. Una tra le più utilizzate è contrassegnata dalla W rossa, simbolo del movimento no-vax: un sistema di propaganda che conta oltre 18mila iscritti anonimi da tutta Italia, nel quale guerrieri più esperti sono pronti ad impartire vere e proprie lezioni su come aderire alla lotta, in una escalation di predicazione no vax, fake news sui vaccini e conseguenti prove di azioni vandaliche.

"Un atto grave per cui esprimo solidarietà al Giornale di Monza. Rispetto ogni pensiero, anche quello più diverso dal mio, ma questi sono fatti gravi che non devono accadere, soprattutto quando vengono prese di mira testate che si prodigano per fare arrivare le informazioni a tutti i cittadini. Questi atti vanno condannati", ha detto il consigliere comunale di Fratelli d'Italia Stefano Galli.

Gli insulti al sindaco Pilotto

Parole cui hanno fatto eco quelle di altri consiglieri che hanno voluto esprimere solidarietà alla nostra testata e giustamente anche al sindaco di Monza Paolo Pilotto, preso di mira personalmente da alcune scritte a bomboletta comparse sui muri della città.

Matrice diversa, anche se ugualmente da condannare ovviamente. Secondo quanto è verosimile pensare data la  corrispondenza temporale, gli insulti vergati contro il primo cittadino Pilotto sono riconducibili al corteo del centro sociale Foa Boccaccio di sabato 9 dicembre. Le scritte vergate a bomboletta rossa soprattutto in zona via Cairoli e Solferino (vicino a dove il Foa aveva bloccato il traffico in largo Mazzini), alternano insulti diretti al sindaco a scritte contro lo sgombero.

Facile pensare si tratti ovviamente dello sgombero del centro sociale. Così Sergio Visconti della Lista MonzAttiva: "Estendo la solidarietà anche al sindaco perché durante la manifestazione è stato preso di mira".

Parole cui hanno fatto eco quelle di Marco Riboldi (Pd): "Condivido la solidarietà per il settimanale e per il sindaco. La mia prof delle medie diceva che i muri sono le lavagne degli asini e qui le mandrie non mancano".

Duro anche Marco Monguzzi (Fratelli d'Italia): "Voglio capire se la Giunta vuole tollerare questi gesti antidemocratici e anticivili".

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