Aumenta la Tari e il direttore generale «costa», ma tariffe invariate nonostante il caro bolletta
Il Bilancio 2024 del Comune tra luci e ombre
La Tari aumenta ancora e lo farà anche nel 2025, ma tutte le altre tariffe e i servizi saranno invariati, nonostante il caro bollette che ha colpito anche il Municipio. «Mai così tanti investimenti per scuole, strade, manutenzioni e c’è perfino l’edificazione di una palestra». Così il vicesindaco Egidio Longoni e il sindaco di Monza Paolo Pilotto hanno presentato i 145 milioni di spesa corrente, di cui circa il 25% destinati alle famiglie, al welfare e alle politiche sociali e il 15,24% allo sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell’ambiente.
Bilancio, aumenta la Tari
Un Bilancio tra luci e ombre, però. Quest’anno, infatti, come preventivato con l’approvazione del capitolato di igiene urbana nel 2021, scatterà il secondo dei tre aumenti della tassa dei rifiuti (una parte era stata nel 2023 e un’ultima avverrà l’anno prossimo). Si tratta di un atto dovuto – secondo quanto ha reso noto il Comune – per coprire i costi dei nuovi mezzi della raccolta differenziata entrati in funzione con il nuovo appalto. Proprio in fase di approvazione del Bilancio non è mancato l’affondo di Paolo Piffer (Civicamente) che ha votato contro: «Un bilancio che non rispetta lo stesso programma elettorale del sindaco: dov’è l’innalzamento della soglia di esenzione Irpef promessa alle fasce più deboli? Il bilancio partecipativo? Gli investimenti per le periferie? Potrei andare vanti ore. Non c’è nulla». Posizione opposta quella di Lab Monza che ha votato a favore e si è accontentata di vedere approvato il suo ordine del giorno che rimanda al 2025 l’aumento del numero di famiglie esentate dal pagamento dell’aliquota Irpef comunale.
Indebitamento per scuole, palestre e strade
Nel documento da 621 milioni di euro per il 2024 votato con 20 favorevoli e 11 contrari martedì notte, l’indebitamento risulta di 1,5 milioni di euro in più ma per progetti su scuole, palestre e strade. Azione proprio per questo ha espresso soddisfazione: «Si tratta del bilancio che più di tutti prevede investimenti in formazione, in edilizia scolastica e negli asili sia come numero di posti disponibili che come contenimento delle rette».
Il direttore generale «costa»
Il giudizio severo di Forza Italia invece è arrivato anche per la mancata approvazione dell’ordine del giorno che chiedeva agevolazioni fiscali si tributi comunali per le nuove attività imprenditoriali. «Un modo per sostenere i commercianti e non solo, sarebbe bastato un investimento di 200mila euro», ha detto Massimiliano Longo. Pesante infine l’affondo di un po’ tutti i consiglieri comunali di opposizione nei confronti del direttore generale Michele Bertola: «Non contesto la scelta per i costi, ma non abbiamo visto alcun miglioramento della struttura comunale», ha ribadito il leghista Simone Villa, mentre Stefano Galbiati (Lista Allevi) ha tuonato: «Il direttore generale costerà un milione di euro in cinque anni e non mi sembra che abbia lasciato il segno oltretutto non si è mai palesato».
"Aumenti frutto di un appalto non nostro"
Al vicesindaco Egidio Longoni è andato il compito di difenderne l’operato: «Chiaro che l’unica tassa che aumenta è la Tari, ma è frutto di un appalto non nostro, abbiamo mantenuto servizi e non aumentato le tasse con un Governo che non ci sta per niente aiutando. Oltretutto il costo delle utenze è passato da 7 a 11 milioni di euro».