Aumento biglietti metropolitana: Beppe Sala conferma, Di Stefano alza gli scudi

Il primo cittadino di Sesto San Giovanni è sul piede di guerra contro l'aumento confermato da Milano: "Penalizzati pendolari, studenti e pensionati. I sestesi sono stanchi di essere trattati come cittadini di serie B nelle tariffe"

Aumento biglietti metropolitana: Beppe Sala conferma, Di Stefano alza gli scudi
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Beppe Sala conferma l’aumento previsto per i biglietti della metropolitana. E il sindaco di Sesto San Giovanni Roberto Di Stefano alza gli scudi chiedendo al Comune di Milano di fare retromarcia. “Così si penalizzano pendolari, studenti e pensionati – tuona Di Stefano – I sestesi sono stanchi di essere trattati come cittadini di serie B nelle tariffe”.

In previsione l’aumento da 1,50 a 2 euro del biglietto urbano dal prossimo anno

Già a fine anno l’ipotesi del rincaro del biglietto della tratta urbana a 2 euro dal 2019 aveva scatenato le ire dei Comuni limitrofi. Comuni preoccupati per le ripercussioni sui costi a carico dei pendolari che si recano nel capoluogo. E il tema è tornato a essere caldo ora che il sindaco di Milano ha confermato che “non sia possibile non ritoccare il biglietto” dei mezzi pubblici Atm, dalla metropolitana ai mezzi di superficie. Questo con alcuni accorgimenti per tutelare abbonamenti e fasce più deboli e a fronte di un servizio migliore. Misure che, però, non bastano affatto per il primo cittadino di Sesto.

“Una scelta unilaterale che ci vede contrari”

“L’aumento del biglietto andrebbe a penalizzare chi vive o lavora nei comuni intorno a Milano che già adesso pagano di più rispetto ai milanesi”. Commenta Roberto Di Stefano. “Inoltre un aumento del biglietto avrebbe ripercussioni anche sugli abbonamenti per pensionati e studenti. Invito il sindaco Sala a ragionare anche come sindaco della città metropolitana visto che in questi mesi tanti Comuni hanno sollecitato una modifica delle tariffazioni, andando verso un sistema di tariffa unica o di costo del biglietto legato al percorso effettuato. Invito l’azienda e le parti in causa a discutere con gli altri sindaci perchè è francamente inaccettabile subire scelte unilaterali e rimanere spettatori di fronte a nuovi aumenti, incomprensibili agli occhi dei cittadini”.

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